I ragazzi delle delle quarte e quinte del Liceo delle scienze umane del Torno di Castano hanno visitato il carcere di Bollate, poi ospitato due detenuti che hanno incontrato i ragazzi nell’aula magna dell’istituto, raccontando le loro esperienze. Presenti all’incontro anche due cadetti della scuola militare Teulié di Milano.
Uno dei detenuti ha detto agli studenti del Torno: “Ragazzi, io ho commesso tanti sbagli. Sono pronto a pagare e sto pagando. Ma ho iniziato una nuova vita, non mi sono mai sentito tanto libero come adesso che sono a Bollate. Frequento la facoltà di Filosofia a Milano e spero di laurearmi”.
Dice proprio così: “mi sento libero”. Sono le parole di uno dei due detenuti del carcere di Bollate che, accompagnati dall’educatrice dott.ssa Amie Kanu, agente di rete presso la “Casa Di Reclusione Milano-Bollate”, hanno accettato di raccontare la loro esperienze agli studenti delle classi quarte e quinte del liceo delle scienze umane.
L’incontro, veramente molto emozionante soprattutto per i ragazzi dell’istituto castanese, è stato il momento conclusivo di un percorso iniziato diversi mesi orsono, grazie all’impegno di Paola Meccariello, docente di francese al Torno, ma anche nell’istituto di reclusione di Bollate.
“Si è trattato di un momento di riflessione – ha sottolineato Meccariello – che ha portato a sottolineare la diversità delle componenti coinvolte nell’ambito dei molteplici aspetti inerenti la legalità, con lo scopo di far acquisire ai ragazzi capacità di critica e maggiore consapevolezza dei loro comportamenti”.
E con l’obiettivo anche di superare i pregiudizi verso chi sta “al di là del muro”.
Insieme ai detenuti, accompagnati dal maresciallo De Santis, anche due cadetti della scuola militare Teuliè, un ragazzo e una ragazza che hanno riscosso grandi apprezzamenti da parti di tutti raccontando, vestiti della loro divisa di gran gala, le difficoltà, l’impegno, ma anche le soddisfazioni di far parte di una scuola militare.