La classica missione impossibile. E’ stata quella di ieri portata a buon fine da Ernesto Milani, per un giorno ambasciatore di quello che un tempo si chiamava “il mandamento di Cuggiono”. Ieri Ernesto era a 6000 km. da qui, al di là dell’Atlantico a Montclair nei pressi di New York al museo recentemente ristrutturato dedicato a Yogi Berra uno dei più celebri giocatori di baseball d’ America.
Yogi Berra per la cronaca è il giocatore che ha vinto più “World Series” al mondo, 10 più di Joe di Maggio, una sorta di mito negli States.
Per inciso, sarebbe anche il caso che cominciassimo a conoscere meglio anche noi questo pezzo di storia. Perché è storia anche nostra, del nostro territorio, storia di sacrifici, storia di quel fenomeno enorme che abbiamo rimosso, quello di “quando a emigrare eravamo noi”.
Lawrence Peter “Yogi” Berra, figlio di Pietro e Paulina Berra entrambi di Malvaglio emigrati in America ai primi del novecento, meta d’arrivo la “Hill” di St. Louis in Missouri. E’ lì in quel pezzo di Lombardia trapiantata in America, in quel quartiere dove ancora oggi qualche anziano parla il dialetto cuggionese, che nasce Yogi, che cresce, che attraverso lo sport costruisce la sua integrazione nella nuova patria di adozione, fino a diventare l’uomo di punta dei New York Yankees e anche grazie al suo immaginifico modo di esprimersi, il personaggio del baseball più amato in terra d’America.
Ieri era il suo novantesimo compleanno. Ernesto a nome della Amministrazione Comunale di Cuggiono e del “gruppo di mischia” che lì lo aveva inviato (Associazione Sport nel Cuore, Ecoistituto della Valle del Ticino, Museo civico Cuggiono) doveva consegnarli la cittadinanza onoraria, le chiavi del “mandamento e per conto della FIBS la Federazione Italiana del Baseball la maglia della nazionale italiana.
Piccolo particolare ieri a Montclair c’erano decine di televisioni provenienti da ogni angolo d’ America, testate e giornalistiche paludate, cronisti decisamente più autorevoli del nostro uomo in missione. Eppure, il miracolo è avvenuto proprio nel momento clou della cerimonia, un attimo prima del taglio del nastro del Museo rimesso a nuovo da parte di Yogi.
Abbiamo seguito quei minuti con emozione, tutti noi, cittadini, amministratori, responsabili della Federazione Baseball che eravamo in sala consiliare, perché il collegamento in teleconferenza non era una cosa scontata… Ed eccolo comparire il nostro Ernesto, era riuscito a dribblare gli anchor men e in quei minuti ha portato la testimonianza di un legame con l’Italia e in particolare col nostro territorio che in fondo non è mai stato cancellato e che sarà nostro dovere ulteriormente riscoprire e valorizzare. Lo ha accolto in sala un applauso liberatorio. Missione compiuta!
Oreste Magni – Ecoistituto della Valle del Ticino
Qui Ernesto Milani consegna a Yogi Berra la cittadinanza onoraria e la maglia della nazionale italiana di Baseball
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Qui l’articolo comparso ieri sulla Gazzetta della sport