Proprio per Statuto, siccome l’Associazione prevede per la carica di Presidente un massimo di 10 anni, Giovanni Tomasini questo periodo lo ha fatto completamente al servizio degli altri, guidando dalla sua costituzione l’associazione nata 21 dicembre 2005 in Inveruno.
Per dovere giornalistico, proponiamo il testo della lettera di commiato del Presidente Tommasini: “Carissime volontarie e cari volontari, con la presentazione del consuntivo 2014 si chiude il mio triennio di presidenza e anche l’esperienza in seno al Consiglio. Sono stati 10 anni di notevole impegno, sia per la fase costituente, che di avvio della nuova realtà, ma esaltanti perché si è vista la tensione di tutti i volontari per raggiungere e consolidare obiettivi prefissati.
Ricorrendo quest’anno il decennale dell’Associazione abbiamo riassunto in una pubblicazione i fatti salienti per informare la comunità, proiettare all’esterno l’immagine dei bisogni, l’impegno dei volontari e fare promozione al fine di acquisire nuove energie indispensabili a proseguire l’attività, ma il valore aggiunto alla pubblicazione è la quotidiana dedizione volontaria svolta con passione che può diventare motivo di attrazione per chi ci guarda dall’esterno.
Per questo vi invito a svolgere il servizio con l’entusiasmo del primo giorno e la tensione riscontrata in tante occasioni, per non cadere nel pericolo dell’opacità abitudinaria che la ripetitiva quotidianità può indurre, togliendo freschezza e brillantezza alla nostra dedizione.
Voi siete la grande risorsa dell’Associazione, ma come ogni risorsa, se non usata bene o eccessivamente sfruttata, diminuisce e può esaurirsi. Così può essere anche per la risorsa umana del volontariato, se non attentamente alimentata da forti motivazioni, dalla costante formazione, dall’incoraggiamento vicendevole di chi è preposto.
L’impegno giornaliero quest’anno si è concretizzo in 56.075 servizi, 707.688 km e 59.675 ore a favore di 1.867 persone con ben 5.000 ore in più rispetto all’anno precedente. Conosco le difficoltà per l’aumento dell’età dei volontari, la minor disponibilità di tempo dovuta a molteplici fattori e la, seppur contenuta, diminuzione numerica. Molte volte ci siamo chiesti come incentivare le adesioni e ci pare che il miglior veicolo sia il contatto personale, che testimonia passione e soddisfazione di essere utili agli altri. Se il nostro operare diffonde entusiasmo, amicizia, senso di appartenenza all’Associazione e non chiusura alla ristretta cerchia sezionale, diventa attrattiva e può far crescere nuovi volontari. È la sfida che ci sta davanti e per la quale ci dobbiamo impegnare in questa società ripiegata su se stessa e diventata fortemente individualista che ha posto al centro l’io anziché il noi, a causa di molteplici fattori disgreganti.
Sono certo che con il concorso di tutti possiamo vincere questa sfida e assicurare così alle nostre comunità la continuità di un servizio della cui importanza la cittadinanza potrebbe rendersene conto quando avrà bisogno e si sentirà rispondere ci spiace non abbiamo disponibilità di volontari o peggio ancora quando potremmo essere costretti a chiudere per mancanza di volontari.
Il futuro è degli ottimisti e di coloro che non si scoraggiano nei momenti difficili e noi lo siamo. Grazie a tutti per il lavoro svolto e uno particolare ai volonterosi che hanno dato la disponibilità ad assumersi le responsabilità della gestione per il prossimo triennio