CASTANO PRIMO – Gli interventi compensativi – per la bella cifra di 45 milioni di euro – conseguenti al raddoppio ferroviario delle Ferrovie Nord Milano nella tratta Vanzaghello-Turbigo, non sembrano avere soddisfatto la popolazione castanese. Sabato scorso, per curiosità, abbiamo fatto in giro per la città di Castano Primo per vedere i risultati del ‘cambiamento’ creato dai sottopassi inaugurati in questi ultimi mesi.
Abbiamo visto quello sulla Via Molinara (la strada proveniente dal Ponte di Castano) e ci è parso eccellente, al passo con i due realizzati a Turbigo. Poi siamo andati a vedere quello in Via Lonate che sapevamo esserci. Cercavamo il sottopasso veicolare e abbiamo scoperto che non c’è in quanto ne è stato realizzato solamente uno ciclopedonale: un scelta molto discutibile per chi come noi, in gioventù, percorreva quella strada per andare nel ‘villaggio Apache’ e a Sant’Antonino. Nella nostra visitazione abbiamo parlato con una paio di castanesi – incontrati casualmente davanti alla stazione – mentre cercavamo il passaggio per andare al di là della ferrovia, che ci hanno detto in maniera malmostosa: “Ci hanno diviso il paese in due. La scelta di chiudere via Lonate è stata sbagliata!”.
Infine, siamo andati in Via Oleggio e lì il sottopasso è magnifico, anche se l’arteria, ci dicono, sarà prossimamente chiusa per un paio di mesi per la realizzazione della fognatura (ma non potevano farla contestualmente alla costruzione del sottopasso!), per cui chi dovrà andare da una parte all’altra della città in auto dovrà fare il giro dell’oca. Pazienza, ci vuole una grande pazienza.
In chiusura, ricordiamo solamente, per la cronaca, che quando fu realizzata la ferrovia (1880) cadde l’Amministrazione Comunale guidata da Rogorini in quanto i castanesi non volevano assolutamente la cesura della ferrovia che avrebbe diviso il paese due.