Tutto nasce nel solito Facebook, che ormai prende il posto dei quotidiani, Marco Stefani, nella pagina di Marcallo con Casone, posta questo messaggio: “Adesso è ufficiale TASI aumentata del 100% – e un secondo dopo prosegue – Mancava solo il nero su bianco alle indiscrezioni che giravano. La giunta ha spazzato via i dubbi e la tasi è stata ufficialmente portata al 2 per mille dall’ 1 precedente. Il sindaco ha scritto a Renzi, in Regione e chissà a chi altri ma risposte non ne sono arrivate. Quindi, una volta asciugatosi gli occhi, ha percorso l’unica strada che tutti gli amministratori seguono (manco fosse il Cammino di Santiago): munge il cittadino per coprire tutti i buchi, gli sperperi e il ladrare continuo di coloro che invece dovrebbero aiutare la gente e non farla affogare”. Da li partono 14 commenti alternati da vari personaggi, l’avvocato Luca Mazzeo che spiega la differenza tra Tasi e Tari, quando all’improvviso appare un post di Marco Mutti, che in qualità di consigliere di minoranza a Marcallo e di Assessore a Cuggiono si arrampica sugli specchi, evitando di prendere una posizione, anzi in qualche momento sembra dare ragione agli amministratori marcallesi dicendo: “Bene. Vero è che quasi tutti i comuni sono in condizioni analoghe a quelle di Marcallo. Per cui non diamo solo calci a Olivares. Vero anche che Olivares, come tutti i sindaci bistrattati dallo stato, evidenzia le angherie finanziarie dello stato stesso. Verissimo pure (E MARCO STEFANI HA STRARAGIONE CENTOMILIONI DI VOLTE) che i nostri politici di livello superiore prendono veramente un sacco di soldi immeritatamente. Detto questo per avere delle soluzioni immediate bisogna aiutare il comune. Perché il comune siamo comunque noi (ed è normale che i soldi ce li mettiamo noi). Il sindaco e la giunta ci possono dire insieme al consiglio quanti e come. Oggi non è semplice. Di sicuro bisogna ridurre le spese correnti e per farlo vi assicuro che non è possibile agire ancora (salvo non pagare gli stipendi ma non lo vedo molto fattibile anche perché non c’è più molto da tagliare e non si vuole ridurre i servizi). Possiamo però con azioni di volontariato ognuno fare qualche cosa (verde manutenuto direttamente dai cittadini?) gestione di altre manutenzioni con gruppi di cittadini organizzati e assicurati dal comune? E’ un piccolo passo. Marco Stefani mi dirà che sono sempre soldi dei cittadini. Verissimo. Ma sto parlando di che cosa fare presto per risolvere il problema. Non di ciò che (in assoluto è giusto). Marco dai, lascialo stare Dante (anche se hai ragione). P.S.: non buttiamo poi i soldi dando a gratis strutture ad associazioni spendendo soldi per costruirle e senza averne un utile. Il comune non se lo poteva e non se lo può tuttora permettere. Sono errori fatti (e ce ne sono parecchi altri) che sono stati fatti. E’ inutile rimpiangere scelte sbagliate. Ma almeno iniziamo a correggerle”.
Qui appare all’improvviso il post del Sindaco Olivares, che indicando il tempo che “amministrerà” il Comune Padano dice: “Ancora quattro (penso anni ndr.) poi ci riprovate e risolvete i problemi”;
la risposta immediata di Mutti è stata “Nel frattempo attendiamo fiduciosi che li risolvi tu. Buon lavoro”.
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