Sabato mattina, dopo la conferenza stampa sulla presentazione della nazionale padana, visto che da Corbetta a Magenta sono pochi chilometri,mi sono detto, perché non visitare i profughi alla Vincenziana per vedere le condizioni in cui vivono, cosa di cui sono curiosi molti dei nostri lettori; il tipo di giornalismo che a me piace seguire e quello del reportage, fisicamente andare sul posto a verificare quello che voglio descrivere, ma, incredibile dirlo, alla Vincenziana ciò non mi è stato possibile farlo. In portineria c’era un ragazzo dipendente della Cooperativa Intrecci, almeno credo, perché come si deve fare, io mi sono presentato, lui invece quando ha capito che ero un giornalista, che non avrebbe redatto un articolo compiacente, ma avrei realizzato foto delle condizioni di vita dei profughi, un vero reportage è andato subito nel panico;
Il motivo forse, perché arrivando così senza preavviso, già nel parco avevo notato (ci sono le foto) parecchia spazzatura abbandonata in modo casuale.
Poi nella testa del reporter passano i pensieri, alle volte soffro anch’io di troppo buonismo, tranquillizzo il ragazzotto e gli dico di darmi la mail del presidente della Coop. Intrecci, che farò una richiesta ufficiale e verrò in un secondo tempo, mi ritorna confuso, apre la pagina del sito della Coop e inizia freneticamente a cercare una mail da darmi, ne trova una “generica”; Continuo a ripetergli, se per favore mi dà mail o cellulare del Presidente, perché a lui voglio rivolgermi, ma niente, mi dice che non ce l’ha e rifiuta (ho il filmato della scena) di darmi persino il nome del Presidente della Cooperativa. Abbandono la discussione e mi avvio mestamente verso l’uscita, quando vengo fermato da 2 ragazzi nigeriani e cominciamo a parlare di tutto e di niente sugli scalini esterni della Vincenziana, faccio notare ai ragazzi la sporcizia che si trova nel parco antistante al centro, spiegandogli che non è bello per la gente che passa di lì, quando all’improvviso riappare il ragazzotto, con tono molto “borioso” mi dice “per favore, lei è persona non gradita, può uscire dal centro!”; Mi scuso col ragazzo, forse mi sono arrabbiato con lui che non c’entra niente (o c’entra, visto che sicuramente sarà un SOCIO LAVORATORE della Coop) ma se un giornalista (Il giornalista (detto in lingua inglese reporter) è un lavoratore del campo dell’informazione nel settore del giornalismo che si occupa di scoprire, analizzare, descrivere e scegliere notizie per poi diffonderle. Il giornalista redige articoli, inchieste (o reportage) o editoriali per testate giornalistiche periodiche o agenzie di stampa, su un mezzo di comunicazione di massa) non può fare la sua inchiesta o viene, come in questo caso bloccato, non può non farsi altre domande e chiedersi il perché dell’allontanamento forzoso?
Il mio biglietto da visita l’ho consegnato al ragazzotto (uso questo termine visto la scarsa gentilezza mostrata, e ricordando che Intrecci è una Cooperativa Sociale di tipo A, quindi operante anche nel campo dell’educazione, la prossima volta sia più educato) spero che il Presidente, di cui conosco il nome, ma il suo dipendente non ha voluto dirmelo, m’inviti a realizzare, come desidero, un reportage all’interno della Vincenziana.
Ricordo un articolo del 2012 scritto da Masperi su Città Oggi che diceva:
Quindi, la Vincenziana quando chiude? “Non si accetteranno nuovi ospiti – chiarisce don Mario – agli italiani saranno date possibilità alternative, i profughi saranno avviati ad altri luoghi dove trovino un accompagnamento, costruttivo e valido, per ottenere i documenti necessari ed inserirsi nel nuovo ambiente di vita. Solo quando si sarà trovata la sistemazione per l’ultimo ospite, si chiuderà”. La scelta è, quindi, quella di prestare attenzione alle persone e accompagnarle rispondendo alle loro necessità. “La Vincenziana sarà chiusa per il tempo necessario al suo radicale rinnovamento – conclude il parroco – riaprirà per essere davvero utile a chi ne avrà bisogno, secondo le esigenze del nostro tempo”.
Si riaprirà secondo le esigenze del nostro tempo…. Civiltà?