MALVAGLIO – Quattro campioni di baseball (Yogi Berra, Joe Garagiola di Inveruno, Frank Crespi di Cuggiono, Jim Pisoni di Buscate), in paesi vicini, nel raggio di una ventina di Km, ha dato motivo di riflessione alla Federazione Italiana di Baseball che vorrebbe incentivare uno sport che ha radici profonde proprio nel nostro territorio. E ciò in vista anche del fatto che, molto probabilmente, il Baseball entrerà a far parte dei giochi delle Olimpiadi.
La serata del 16 giugno, al Centro Civico di Malvaglio, è stata organizzata per onorare i novant’anni di Yogi Berra, un’icona americana del Baseball e non solo, le cui origini si trovano proprio in questa frazione di Robecchetto con Induno. Relatore della serata un Ernesto Milani scintillante, grande ricercatore di emigranti italiani che hanno fatto grande l’America e che ha disegnato a tratti nobili la figura del grande campione che ancora oggi è un ‘totem’ in America.
E’ sempre Milani a suggerire che il nonno di Yogi, nel 1874, sposò una Torno di Nosate, mentre il figlio (padre del campione), emigrato in America, era convolato a nozze con Paolina Longoni, che aveva quattro sorelle delle quali si è persa la memoria. Tutti abitavano, originariamente, in uno dei cinque cortili di Malvaglio (chiamato in dialetto ‘Urcela’), non più esistente.
Alla serata era presente (oltre ai sindaci di Robecchetto e Cuggiono) una cugina di parte Longoni (al centro nella foto tra Milani e il sindaco) che ha mostrato alcuni maglie del campione (tra cui una palla di baseball firmata dai giocatori della partita) donate in occasione di viaggi in America, ma anche portate da Yogi Berra nel 1959 quando venne a visitare il paese delle sue origini, festeggiato dai parenti con i quali parlò nel dialetto che i genitori gli avevano tramandato.
Ernesto Milani ha tratteggiato la storia dell’emigrazione lombarda (ancora tutta da approfondire) dicendo che tra il 1860 e il 1920 ventimila persone (su una popolazione di 40mila) lasciarono il Mandamento di Cuggiono in cerca di fortuna. Andarono a lavorare nelle miniere di St. Louis (argilla), di carbone (Herrin) di rame (Montana). La maggior parte dei cuggionesi si insediò nella ‘Hill’ di St. Louis tra cui anche la famiglia Berra, il cui capofamiglia lavorava in una cava di argilla.
Yogi nacque il 12 maggio 1925 e riuscì ad evitare lo sbandamento giovanile grazie ad un progetto di iniziazione al baseball che aveva preso corpo proprio nella ‘Hill’. Orgoglioso di essere americano, partecipò allo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944 e c’era anche lui sulla spiaggia di Omaha bombardata dai tedeschi. Per fortuna si salvò e nel 1949 sposò Carmen (+2014) dalla quale ebbe tre figli: Larry, Dale, Tim.
Lo scorso 12 maggio ha compiuto 90anni e gli è stata attribuita – per mano di Ernesto Milani – la cittadinanza onoraria del Mandamento di Cuggiono (unità amministrativa restata in vigore fino al 1927). Ma Yogi può vantare anche la nomina al terzo posto (dopo Joe Di Maggio, Roy Campanella) nella ‘Hall of Fame’ della Federazione di Baseball americana e il numero 8 della sua maglia non viene più utilizzato dagli Yankees di New York, perché di Yogi ce n’è stato uno solo!
Infine, dal 4 al 18 luglio la cultura del baseball approderà in Villa Annoni a Cuggiono dove è stato realizzato un campo di baseball e dove, si spera, inizierà una nuova storia.