Volevamo scrivere un articolo, ma poi ci ha preceduto su facebook Sergio Prato che ha postato questo messaggio: “Nel pomeriggio presso la Casa dei Diritti a Milano si è svolto, all’ interno delle iniziative promosse per la Pride Week di Milano Pride, l’ incontro con l’ Imam LUDOVIC-MOHAMED ZAHED:” Per un Islam inclusivo nei confronti di omosessuali e transessuali“.Ringrazio Gianni Geraci de Il Guado , Mauro Pirovano di Renzo e Lucio- associazione GLBT, Pier Cesare Notaro di Il grande colibrì – Omosessualità e interculturalità che con noi delle Le Rose di Gertrude Magenta hanno organizzato evento. I responsabili della Casa Dei Diritti-Comune di Milano Antonia Paternò e Miriam Pasquini. Andrea infaticabile traduttore.Tutte le numerose persone che hanno partecipato. In particolare l’amico Imam. Je vous remercie Ludovic-Mohamed Zahed , vous avez été un vrai maître”.
Dal sito delle Le Rose di Gertrude leggiamo: “l’ Imam Ludovic-Mohamed Zahed che è nato in Algeria 37 anni fa e cresciuto in Francia. Dopo un periodo trascorso nella fratellanza Salafita ha abbandonato la pratica religiosa: si è tagliato la barba (simbolo della fede per un devoto musulmano) e ha fatto coming out con i genitori. Spinto dagli studi in psicologia e antropologia e dalla scoperta della sieropositività, Zahed ha iniziato a lavorare per un’organizzazione umanitaria fino a quando, all’età di trent’anni, mentre era in un albergo in Pakistan, ha vissuto un’esperienza molto profonda che ha segnato in maniera definitiva la sua vita: è caduto in ginocchio ed è riuscito nuovamente a pregare il Dio della sua gioventù e ha ripreso a studiare il Corano per diventare Imam. Sono stati gli studi di questo periodo che l’hanno convinto che, «se il Profeta Maometto fosse ancora vivo non avrebbe problemi a sposare coppie omosessuali». Nel 2012, quando ha saputo che nessun imam aveva voluto celebrare il funerale di una persona transessuale, ha fondato a Parigi la prima moschea apertamente gay friendly d’Europa e da allora dedica tutte le sue energie alla predicazione di un Islam inclusivo nei confronti di omosessuali e transessuali”.
Parte dell’intervento dell’Imam Ludovic-Mohamed Zahed :