TURBIGO – In vista delle prossime elezioni amministrative comincia a scalpitare il popolo della politica. Il quadro di riferimento della passata stagione politica era il seguente:
POPOLO DELLA LIBERTA’-UNIONE DI CENTRO-INSIEME PER TURBIGO (lista civica) con candidato sindaco Christian Garavaglia, 38 anni, docente universitario, vincitore delle elezioni. Il centrodestra vinse alla grande con 1909 voti (44,85%).
UNITI PER UNA TURBIGO DA VIVERE (lista civica), candidato Sindaco, Marco Cagelli, con 1690 voti (39,71%).
LEGA NORD, candidato Sindaco, Alberto Garavaglia, con 633 voti (14,87%).
NSAB-MLNS. La lista di Marco Citterio, ha ricevuto solamente 24 voti.
Al tempo una nuova legge aveva ridotto gli assessori da 6 a 4 e i consiglieri da 16 a 12 (dieci anni fa erano 20). Oggi, da quel che si sente in giro, sembrerebbe che la Lega Nord stringa un rapporto con il centrodestra, mentre Marco Cagelli (coscritto, compagno di scuola e alternativa al sindaco Gravaglia) non entrerebbe più nell’agone politico, dopo esserci stato per due mandati elettorali (2006-2011). E’ ipotizzabile una terza lista che trova riferimento nel volantino apparso in questi giorni che si richiama ad una ipotetica “Turbigo che vogliamo”. Mah! Bisognerebbe approfondire (facebook) per capire chi sono i promotori di un tale programma politico. Noi non ci sentiamo ispirati anche perché alcune frasi sono una sorta di sigillo della parte politica che le ha ispirate: “ Una Turbigo dove la famiglia viene considerata in tutte le sue forme con il pieno riconoscimento dei diritti civili, assicurando alle persone unite civilmente e alle ‘coppie di fatto’ l’ccessp a tutti i procedimenti, benefici e opportunità amministrative (ad esempi in materia di alloggi popolari, in materia samitaria e in materia di servizi sociali). Una Turbigo che include non solo chi è nato nel territorio italiano, ma anche tutte quelle donne e quegli uomini che provengono da altri paesi e che in questo paese hanno scelto di vivere. Una Turbigo che pone particolare attenzione alle tematiche dell’accoglienza, dei diritti di cittadinanza e dell’integrazione tra cittadini di nazionalità e culture differenti”.
Nella foto il giuramento del sindaco Garavaglia /2011)