Al Milano Pride di sabato 27 giugno 2015 con le Rose di Gertrude di Magenta hanno sfilato in modo pacifico, festoso, colorato, originale, unico, 150 000 persone.
Comunicato Stampa delle Rose di Gertrude di Magenta: Lasciati messaggi nell’ Onda Pride
Non solo le associazioni LGBTI o Sindacati e partiti, ma anche singoli cittadini che come un fiume in piena lanciavano motti, frasi, slogan.
Un forte desiderio di comunicare amore,gioia,felicità,stupore, rabbia, paure,disagi e proposte verso una parte di società , finta sorda che non è ancora capace di ascoltare perchè ha orecchie tappate dai pregiudizi – luoghi comuni – slogan xeno-omofobici. Fingono di non comprendere le istanze di una colorata comunità racchiusa con un seplice acronimo LGBTI ma in realtà semplicemente vicini : il tuo vicino di casa, il tuo collega di lavoro, il tuo cugino e addirittura pruomovo difese e cure per chi ama in modo diverso ( ma sempre naturale) ed alzano muri e non ponti per incontri -dialoghi-mediazioni.
Durante quest’ Onda Pride ( ieri in sei città hanno sfilato i Pride a Milano, Torino, Bologna, Cagliari, Palermo e Perugia), l’ urgenza, la speranza , il bisogno come già utilizzato nel passato di racchiudere ( simbolicamente) dei messaggi in bottiglie di vetro per abbandonarli al mare, per farle galleggiare fino alla terra ferma con la speranza che verranno poi letto da qualcuno. Migliaia di messaggi, cartelli, palloncini,magliette, immortalati dagli scatti fotografici da parte amici e dalla stampa.
Il desiderio che questi messaggi gelosamente “custoditi in bottiglia” ed abbandonati nell’ Onda Pride e già raccolti nella rete dei social network, possano presto arrivare a Roma in Piazza Colonna dentro Palazzo Chigi sede del nostro Governo.
Il semplice e chiaro messaggio da parte dei soci delle Rose di Gertrude partiti da Magenta verso Milano Città che oggi ospita l’esposizione universale:
” Siamo tutti prodotti della Natura”.
Al nostro fianco amici , parenti, amministratori locali e governativi.
Ai bordi della strada non solo cittadini o turisti curiosi, ma anche volti sorridenti di conoscenti mimettizzati nella folla in attesa di prendere coraggio per fare il proprio coming out.
Dal Pride si ritorna nei nostri paesi, nelle nostre case non per riposarci ma per riprendere più forti la nostra parata che prosegue quotidianamente durante gli altri 364 giorni, nelle nostre famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle scuole ed università, fieri di quella che siamo : Gay, Lesbiche, Bisex, Transessuali che lottano per una società sempre più inclusiva.