MALVAGLIO – Si è visto un po’ di ottimismo tra gli imprenditori che hanno partecipato all’assemblea annuale di Confindustria Alto Milanese, dov’è avvenuto il cambio di guardia tra l’uscente Gian Angelo Mainini e Giuseppe Scarpa alla presenza del governatore Roberto Maroni, dell’assessore regionale all’Innovazione, Mario Melazzini, del vice presidente della Fondazione Edison Marco Fortis. Un intermezzo tra i diversi interventi, è stata la lettera del presidente Renzi, che ha ricordato la sua recente visita alla fabbrica di Flavio Radice a Parabiago, assimilata – per il livello tecnologico raggiunto, unico al mondo – alla Candiani Denim che ospitava l’assemblea di Confindustria Altomilanese. E poi i numeri dettati da Fortis e contenuti nella relazione 2014 del presidente uscente. “La crisi sta passando – ha detto Fortis – le misure varate dal Governo paiono funzionare e molte aziende del territorio si stanno rafforzando”. La brochure consegnata ai soci si apre con una sintesi retrospettiva del 2014 che ricalca i seguenti numeri: 485 aziende, 14786 addetti, 40 nuovi associati, 4,5 miliardi di fatturato, 44% quota export. L’attività dell’associazione è quella tipica : ambiente; energia; credito; agevolazioni alle imprese (citato il milione di euro, recentemente acquisito, per il settore tessile-conciario di Robecchetto con Induno); internazionalizzazione, innovazione, fisco, formazioni, rapporti con le scuole.
Nella sua relazione, il presidente uscente, Gian Angelo Mainini da Inveruno oltre a sottolineare la condizione basilare per il successo di un’industria (‘ambiente non ostile’) come la Candiani Denim, ha ricordato che anche nel nostro territorio la crisi si è fatta sentire e ha prodotto una selezione feroce. “Si dice che un uomo possa resistere 40 giorni senza mangiare, 4 senza bere e 4 minuti senza respisrare: noi impenditori non riusciamo a vivere nemmeno 4 secondi senza avere fiducia nel domani. Crediamo, infatti, che una crescita felice la possiamo ancora avere in questa fetta di territorio del milanese”.