Storicamente la ‘Grazia’ era un potere molto più importante della Giustizia, proprio perché chi ne aveva titolo poteva salvare una vita e/o ‘liberare’ il malcapitato dalle grinfie della giustizia che è sempre stato qualche cosa di molto relativo. Adesso la ‘Grazia’ è appannaggio del ministro Andrea Orlando che non sembra molto sensibile alle richieste di giustizia che vengono dal basso e che vanno al di là della procedura.
‘Il Giornale’ del 17 luglio ha pubblicato una lettera di Alida Mora di Ranica (Bergamo) che racconta la vicenda giudiziaria di Antonio Monello:
“Imprenditore bergamasco, è in galera da dieci mesi. Deve scontare una condanna a 6 anni e 2 mesi (secondo la giustizia, ndr) per aver sparato e ucciso un ladro nel cortile di casa. Verso la fine dell’anno scorso, firmata da cittadini e politici di tutto l’arco politico, venne inviata la richiesta di grazia al ministro Orlando, con la preghiera di velocizzare l’iter in vista delle imminenti dimissioni del Capo dello Stato. Niente, il ministro confessò di avere dimenticato la pratica in un cassetto, ma assicurò che avrebbe inoltrato la richiesta al nuovo presidente. Il 3 febbraio è arrivato Sergio Mattarella, ma nonostante le sollecitazioni di alcuni parlamentari, la richiesta di grazia è sempre nel cassetto del ministro Orlando”.