MILANO-EXPO. Ha meravigliato chi scrive scoprire come Israele sia riuscita a compensare la penuria di acqua che ha nella sua Regione. Nel padiglione dell’Expo è stata illustrata l’origine ‘ebrea’ dei pomodori a grappolo, l’ide dell’irrigazione ‘goccia a goccia’ (capace di far nascere l’erba sulle pareti verticali!) che è un’altra delle tante scoperte di un popolo che è sempre un passo avanti al resto dell’Occidente. Sempre dalla fine dicitrice dell’Expo è stato sottolineato come gli Italiani non si rendano conto – oltre al famoso patrimonio artistico – della ricchezza italiana, ma anche dal lavoro di irrigazione di chi ci ha preceduto (in particolare nel territorio dell’Alto Milanese con il Naviglio, il canale Industriale, il Villoresi) che ci ha regalato un territorio bellissimo e produttivo.
La conferenza nazionale sulle acque irrigue, promossa dall’ Associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari (Anbi) ha ribadito questi concetti: il meeting, tenutosi il 22 e 23 luglio, è stato occasione di riflessione e confronto fra istituzioni, amministrazioni ed enti pubblici e privati sui temi attuali della siccità e dell’irrigazione e sulla centralità della risorsa idrica come motore primario di sviluppo del Paese.
Nel corso della sessione di lavori svoltasi a Expo e dedicato al tema dell’acqua in agricoltura, sull’assioma, “Il cibo è irriguo”, il presidente Alessandro Folli di URBIM Lombardia e del Consorzio Est Ticino Villoresi è intervenuto sottolineando l’essenzialità dell’acqua e la multifunzionalità dei consorzi di bonifica che quotidianamente non vengono meno al loro impegno di fornire acqua al territorio anche in un momento in cui il caldo sta mettendo in ginocchio la filiera agricola.
“Oggi il 70% del costo dell’acqua – dice Folli – è a carico del mondo agricolo. Indispensabile per la produzione agroalimentare, questa preziosa risorsa ha anche una funzione energetica, industriale, ambientale, culturale e turistica. Per questa ragione si rende necessario cambiare la politica nei confronti dell’Agricoltura garantendo la partecipazione di tutti gli attori politici, sociali ed economici protagonisti nella gestione del territorio”. Folli – che conosce bene, per la sua storia, la realtà irrigua del territorio – ha altresì invitato le Autorità presenti ad un prossimo incontro in cui confrontarsi e mettere in atto una pianificazione che possa prevenire emergenze e criticità come quelle odierne.
Nella foto, l’inaugurazione, avvenuta nel giugno scorso, della nuova conca turbighese, impianto arricchito di un sistema per regolare sapientemente la portata acqua del Naviglio Grande. In primo piano, il presidente Folli con il sindaco di Turbigo