La notizia del ritrovamento di un ordigno bellico in zona ponte del Ticino, fa notizia, ma non è inaspettata.
Durante la seconda guerra mondiale, il ponte del Ticino aveva un alto valore strategico e fu distrutto da un bombardamento alleato;
Io che sono cresciuto in questa zona ne ho sempre sentito parlare nei racconti di mio papà, il quale mi disse inoltre che lui stesso, con mia nonna mentre tornavano da Cameri in bicicletta rimase sotto il bombardamento, credo che questa vicenda di vita sia vera perché quando me lo raccontava notavo nei suoi occhi l’emozione vissuta in quei momenti.
Il bombardamento fu pesante, sia al ponte di Turbigo che a quello di Oleggio; mentre il ponte di Turbigo venne completamente distrutto, quello di Oleggio, anche se colpito, ci sono ancora i segni, non venne distrutto.
Oggi con la secca del Ticino è riaffiorata una di quelle bombe che per strani motivi non sono esplose, ma sono rimaste nel letto del fiume ancora attive nella loro carica mortale.
Domani artificieri dell’Esercito la faranno brillare.
Durante altri ritrovamenti, parlando con mio padre dicevo “allora non c’erano bombe intelligenti, le sganciavano pressappoco” ricordo mio padre che diceva “avevano già le bombe intelligenti, la società proprietaria della centrale era americana e lì non hanno buttato nemmeno una bomba, quindi già esistevano i bombardamenti intelligenti”.