Quasi casualmente abbiamo incontrato Gianni Porta presso la Comunità Cenacolo di Suor Elvira ne abbiamo approfittato per fargli un paio di brevissime domande che vi proponiamo nel video che abbiamo girato. Come racconta, Gianni è da più di 25 anni che fa pellegrinaggi a Medjugorie, anche durante la guerra dove, oltre a venire per la sua testimonianza di fede portava aiuti umanitari alla popolazione di queste terre ferite. Oggi continua 2 o 3 volte all’anno a guidare fedeli nel pellegrinaggio Mariano.
Medjugorie, abbiamo incontrato Gianni Porta e i suoi pellegrini alla Comunità Cenacolo
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.