“Serve un fronte trasversale per trattenere le risorse sul territorio e aiutare chi si trova in difficoltà”
Milano, 31 agosto 2015 – “Il caro vita al Nord penalizza i nostri cittadini e dimostra che la battaglia per l’autonomia della Lombardia deve essere abbracciata da tutti. Queste ingiustizie vanno risolte”.
Cosi il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) commenta i dati Istat che evidenziano il caro-spesa nelle Regioni del Nord: 831 euro mensili in più rispetto a quelle del Sud.
“L’Istat – dice Cecchetti – ci dice che la Lombardia è la seconda Regione italiana più cara. Il carrello da noi alla cassa risulta più “pesante” che nel meridione e questo è un dato che deve cambiare. Non è giusto infatti che chi prende le stesse pensioni o gli stessi stipendi da Nord a Sud debba poi fronteggiare un costo della vita più alto perdendo potere d’acquisto. Questo è l’ennesimo motivo per partecipare sempre di più alla battaglia sul referendum voluto dalla Regione per chiedere se i nostri cittadini vogliono più autonomia e, con essa, maggiori disponibilità finanziarie. A tal proposito è importante il sostegno al referendum arrivato nei giorni scorsi da alcuni amministratori del Partito democratico lombardo, come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente della provincia di Bergamo Matteo Rossi. Occorre infatti – ha aggiunto Cecchetti – fare un fronte comune per trattenere parte delle risorse dei lombardi che finiscono ogni anno a Roma – circa 50 miliardi di euro – in modo che la Regione possa intervenire direttamente nel settore sociale e aiutare chi si trova in difficoltà e non riesce più neanche a sostenere le spese per l’acquisto di generi di prima necessità”.