Sembrava che tutto fosse risolto, con l’ordinanza comunale, messa a punto dopo infinite riunioni tra le innumerevoli autorità di un territorio sul quale incombe anche Malpensa. Poi, all’ultimo momento, l’orario d’inizio operazioni che, inizialmente, erano previste alle ore sette del 5 settembre, è stato arretrato di qualche ora (per problematiche legati a voli internazionali), al punto che alcuni abitanti del territorio (circa 80 persone) dovranno sloggiare dalle proprie abitazioni e ricoverarsi, all’alba del 5 settembre, al Centro Ricreativo del parco del palazzo de Cristoforis (o, a piacimento, in un albergo per la notte) dove attenderanno la fine delle operazioni che, in un linguaggio meno burocratico, vuol dire lo scoppio della bomba da mezza tonnellata che troneggiava sul greto del fiume Ticino lanciata da un bombardiere Heinkell 111 settant’anni fa, di cui abbiamo ampiamente scritto e della quale pubblichiamo un sezione.
IL CASO – Il bombardiere Heinkell 111 fu impiegato dai tedeschi nella battaglia di El Alamein. Gli Heinkell 111 avevano un’autonomia di 2800 km a vuoto e di 1700 km a pieno carico (potevano portare quattro bombe da mezza tonnellata), consumando moltissimo carburante. Se il tragitto aereo passava sopra il territorio italiano, non c’erano problemi. Diversamente, se dovevano accorciare – passando, per esempio, sopra la Svizzera – dovevano alleggerirsi sganciando il carico. E’ un caso del genere quello in questione: probabilmente, in emergenza, un Heinkell 111, dovendo operare un atterraggio di fortuna, si è liberato della bomba che è finita nel fiume dove è stata vista da un uomo del Ticino che ha informato le autorità.