
“tutte le donne del sindaco invernizzi”, parafrasando un celebre film (volantino di campagna elettorale, immagine di repertorio)
Una vita per la politica, una vita nel partito. Sessantanni circa, vive in frazione Pontevecchio ed è maestra elementare. Maria Angela Colombo è stata nominata ufficialmente ieri sera consigliere di Magenta. In surroga alla fuoriuscita Maria Teresa Monolo (anch’ella insegnante), Colombo è militante di lungo corso nella sinistra. Fedelissima ai propri ideali ed all’idea di politica come diritto da esercitare attivamente, Maria Angela ha sempre servito la causa all’interno del partito; un partito che oggi si chiama Partito Democratico ma che si chiamò Democratici di Sinistra, Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista. Angela è una di quelle figure indispensabili in una sezione locale: omnipresente, lavoratrice sempre disponibile, ogni banchetto, ogni iniziativa, ogni avventura elettorale; dai banchetti al freddo alle biciclettate, dai brindisi alle mense; profilo basso, instancabile nel portare il suo piccolo personale vessillo: quello della politica come adesione totale e riflessione, soprattutto sui “grandi temi”, in special modo quelli dei diritti personali. Non a caso, già qualche anno fa, si fece carico – in un momento di stanca, in cui interessava a pochi – di far vivere il foglio informativo del partito (“il giornalino”, come si diceva una volta). Lei, maestra elementare, con pazienza e costanza, ha sempre dato il proprio contributo, fedele alla linea anche quando non rispondente del tutto alle sue aspettative, alla sua politica ideale. Candidata con il progetto di Marco Invernizzi, chissà, forse non si aspettava oggi questo onore ed onere di sedere tra i consiglieri dell’amministrazione e della città. Ebbene, Angela: da oggi la tua voce, se lo vorrai, sarà udita direttamente da tutti i magentini!
Staremo a vedere e sentire, ma certamente Invernizzi e la sua giunta acquistano con la Colombo una “roccia” di fedeltà; con buona pace di chi sperasse in presenze più disturbanti. Del resto, non ci risulta ve ne fossero in lista. E se c’erano, non ci sono più.
A. Branca