SETTEMBRE 2015 – Abbiamo incontrato il ‘Giorgio’ domenica scorsa, in occasione della consegna dei riconoscimenti ai novantenni. Nonostante fosse reduce da un periodo in ospedale lo abbiamo trovato bene e ci ha ricordato un’intervista che gli avevamo fatto – una decina di anni fa – in occasione della chiusura del bar-gelateria di Via Roma. “L’ho affissa nella zona in cui ho esposto i ricordi della mia vita ed è sempre un piacere andare a rivisitarla”. Chi lo ha conosciuto sa che non era certamente una persona che si sprecava in complimenti e al caffè che serviva era sempre buono.
L’abbiamo ritrovata la famosa intervista dell’addio e la riproponiamo.
DICEMBRE 2006 – Poco prima di Natale abbiamo incontrato il “Giorgio” e la Mariuccia nel loro bar-gelateria che gestiscono da più di mezzo secolo in via Roma. Abbiamo chiesto che ci raccontassero la storia di una ‘presenza’, una sentinella nella via principale del paese, che ha visto scorrere davanti alle vetrate del negozio, dall’alba al tramonto, tutti i turbighesi della seconda metà del Novecento.
Il loro è sempre stato un servizio d’eccellenza, poche parole, tanta cordialità e correttezza. Sempre. Una serietà rara, ricambiata con una grande fiducia dai prestigiosi clienti, ma anche dai tanti che di mattina si fermavano per un caffè e la brioche e che, in questi giorni, hanno fatto sentire il loro affetto. D’altra parte l’età ha il suo peso. Poco prima di Natale, Giorgio Valloni, 82 anni, insieme alla Mariuccia hanno deciso che era tempo di fermarsi. La claire del loro storico negozio rimarrà chiusa il 1° gennaio 2007. I suoi figli hanno preso direzioni diverse e la nipote non se la sente di prendersi in carico un impegno così gravoso. Il bar è una scelta di vita, quella che Giorgio Valloni e la moglie Mariuccia, fecero tanti decenni fa:
“Il primo locale l’aveva aperto nel 1933 mia zia – dice la Mariuccia – Maria Mereghetti che proveniva da Milano dove aveva acquisito una certa professionalità nel campo. Si trattava di una gelateria-latteria che si era installata poco avanti nella via Roma, ma nel 1953 l’Agliati vendeva sia il garage, sia il cortile interno perché intendeva spostarsi sulla Strada Statale 341. Acquistammo gli immobili e realizzammo un bar moderno che fu allargato con la saletta da the negli Anni Sessanta, quando l’adiacente salumeria Aldeni decise di chiudere i battenti.
Abbiamo realizzato il negozio a nostra immagine e somiglianza – dicono Giorgio e Mariuccia – e gli abbiamo sempre voluto bene e ‘Lui’ ci ha dato più di quanto immaginassimo. L’altro giorno ho chiamato il Sindaco – dice il Giorgio – per informarlo della mia decisione: mi ha abbracciato e ci siamo commossi come due ragazzini.
Nella nostra lunga attività di esercenti non abbiamo mai avuto lamentele, commenti, discussioni. Per noi l’attività commerciale è sacra. Osservavamo l’organizzazione dei negozi di alto prestigio e cercavamo di adottarne i criteri, proprio per rimanere al passo con i tempi”.
Com’è la sua giornata di lavoro, chiediamo a Giorgio?
“Mi alzo alle 5.30, alle 6 arriva il latte. A quest’ora è già pronta la prima sfornata delle brioche per i primi clienti del mattino. Poi arriva la moglie Mariuccia e insieme conduciamo il negozio fino a sera”.
Nel periodo natalizio il lavoro raddoppia…
“Sì. C’è la preparazione dei cesti natalizi. Tenevamo un quadernetto nel quale annotavamo tutto quanto inserivamo nei cesti. Abbiamo avuto clienti che facevano ordini per migliaia di euro dicendo: ‘Giorgio, fai tu!’ Una fiducia totale che mi lusingava e faceva sì che diventassi ancora più scrupoloso nel scegliere i diversi prodotti con l’unico scopo di soddisfare pienamente i miei clienti”.
Conoscendo la serietà del Giorgio non abbiamo dubbi che la decisione sia definitiva…
“Oggi ho il grande rammarico di aver perso un ‘compagno’, ma anche la soddisfazione di aver svolto la mia attività commerciale per tanti anni, sempre a testa alta”.
In questi anni il “Giorgio” ha spronato giovani ad aprire attività simili alla sua, convincendoli della bontà della scelta, senza curarsi del fatto che sarebbero diventati dei concorrenti. Non era nel suo stile. Così come non ha fatto mai mancare il suo supporto alle diverse iniziative del paese, come il recentissimo “Natale dei piccoli” e per la “Festa d’in giò”, per la quale ha offerto per decenni i prodotti per la cioccolata. Grazie Giorgio!
FOTO – La famiglia del Giorgio il 27 settembre 2015