Zanoni Faustino detto Aimo era nato a Novara il 22 dicembre 1932 ed è morto a Turbigo domenica scorsa. I funerali si terranno, domani, martedì 13 ottobre, alle ore 15. Il SS. Rosario, oggi, alle 19.30, nella Chiesa Parrocchiale della B.V. Assunta. Ci teneva alla precisione l’Aimo e noi – che l’abbiamo conosciuto bene – speriamo proprio di non aver sbagliato a indicare i suoi dati, altrimenti, da lassù, potrebbe sgridarci ancora. Come lo ha fatto tante volte quando, scrivendo le cronache del Consiglio Comunale, ci mettavamo qualcosa del nostro.
La sua storia ‘pubblica’ inizia nel 1986 quando fu chiamato ad assumere la carica di Giudice Conciliatore che lasciò nel 1993 quando, dal Comitato promotore della lista civica ‘Città Nuova’, fu candidato sindaco di Turbigo. Si presentò una seconda volta nelle elezioni del 1997, ma non fu eletto. Peccato, sarebbe stato un buon sindaco turbighese! Aderì, poi, come indipendente, nel 2001, alla lista della ‘Casa della Libertà’ guidata da Laura Mira Bonomi e, in seguito, fu chiamato a ricoprire la carica di assessore.
Presidente per qualche anno della Scuola Materna-Ente Morale di via Matteotti, nella seconda Amministrazione Mira Bonomi (2006-2011), assunse la carica di presidente del Consiglio Comunale.
Ci raccontò nel 2010 – tra una sigaretta e l’altra – che i suoi erano emigrati per andare a lavorare nelle miniere del Midwest e che suo padre, per questo lavoro, aveva preso la silicosi: due centimetri dei suoi polmoni erano ricoperti di polvere di carbone. Erano cinque fratelli turbighesi e tutti lavorarono nelle miniere americane: tre ritornarono in Italia, mentre due morirono in un incidente ed entrarono, a pieno titolo, negli annali della storia dell’emigrazione turbighese e lombarda.