La TFL è una ditta che commercializza prodotti chimici per la lavorazione del pellame, con 4 sedi in Italia e a suo sentire, causa la crisi mondiale ha deciso di ridurre il personale (in Italia).
Per i sindacati e i dipendenti, essendo TFL una multinazionale americana si tratta solo di una scelta politica aziendale, anche perché l’azienda è florida, molto probabilmente sposterà la produzione in altri siti extra Italia.
La sede buscatese sarà la più colpita rispetto agli altri siti produttivi italiani, su 27 esuberi a Buscate si è scelto di mettere in mobilità e saranno licenziati ben 15 gli operai, negli altri siti della società i dipendenti che incorrono nel licenziamento sono 6 a Castelfranco di Sotto, 4 a Monbello Vicentino e nella sede di Solofra.
Un duro colpo per Buscate, visto che i dipendenti sono tutti di questo paese che e già incorso in varie chiusure aziendali, come la storica Crespi, in paese la perdita del posto fisso fa paura e incute insicurezza.
Abbiamo chiesto ai dipendenti se durante il presidio si fossero visti politici locali, ma come al solito, anche viste le recenti vicende Mantovani, i politici comunali e regionali, sono impegnati a difendere il loro posto di lavoro, tempo per chi li ha eletti non ne hanno.
La vicenda è seguita da i sindacalisti Vito Zagaria (Femca/Cisl) e Davide Ferrario (Filctel/Cgil) che stanno prendendo accordi con l’azienda nel tentativo di salvare i posti di lavoro.