TURBIGO – Oggi, il quadro giace sporco, un po’ impolverato e con qualche sfregio, nell’Aula Magna del Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Torino. Andrebbe ripulito e restaurato.
Del turbighese Giuseppe Genè (1800-1847), eminente zoologo italiano, che ebbe rapporti con Giuseppe De Cristoforis (fondatore del museo di Storia Naturale di Milano) abbiamo scritto in ‘Turbigo’ (1994), pubblicando anche la foto e illustrando le ragioni che portarono a sostituire il cognome originario (Cedrati) con quello del soprannome (Gené).
Poi, nel 1988, scrivemmo all’Università di Torino. Dipartimento di Biologia Animale, per chiedere informazioni sull’illustre turbighese (l’Amministrazione Paratico gli aveva dedicato, negli anni Sessanta, una Via). Il direttore del Dipartimento universitario, prof. Camillo Vellano, ci rispose con una lettera molto cortese, fornendoci copie delle biografie pubblicate al tempo della sua morte (che pubblicammo su ‘Contrade Nostre’). Inoltre il prof. Vellano ci disse che, presso l’Istituto e Museo di Zoologia dell’Università di Torino, era conservata la documentazione dell’illustre studioso turbighese, alcune sue opere a stampa, nonché un ritratto ad olio che ne riproduceva l’effigie.
Solamente sette anni dopo, il 4 ottobre1995, riuscimmo ad andare a Torino a ‘scoprire’ il volto del nostro concittadino. Ci bastò dire di essere di Turbigo per farci ricevere ed avere la possibilità di fotografare il ritratto ad olio di Giuseppe Gené, appeso nell’Aula Magna del Dipartimento di Biologia Animale, collocato insieme a quelli di altri noti studiosi, in quanto – al tempo – l’ateneo torinese era la culla dell’evoluzionismo italiano. Nell’occasione il professore ci disse di sensibilizzare l’Amministrazione turbighese per valutare la possibilità di un restauro del quadro che già allora si trovava in precarie condizioni.
In questi vent’anni non siamo riusciti a combinare niente, nonostante l’incontro del 10 novembre 2000 – organizzato dalla Biblioteca – con il prof. Pietro Passerin d’Entreves, docente alla Facoltà di Scienze Matematiche fisiche e Naturali dell’Università di Torino, che ci ha parlato delle ricerche effettuate dal Gené, mostrandoci anche alcuni suoi manoscrritti.
Recentemente, Paolo Mira e Patrizia Morbidelli hanno integrato le notizie già note pubblicando l’immagine della lapide funebre, riportante un epitaffio, collocata al Cimitero Monumentale di Torino:
Gené/nato a Turbigo il 9 dicembre 1800/ morto in Torino il 13 luglio 1847/ cultore ammirato/ delle scienze e delle lettere/lasciò opere/imperiture/ morte prematura/ lo tolse/ agli alti destini/che nel Risorgimento della Patria/ lo attendevano/
I figli/ alla sua cara memoria/ viva oggi nel loro cuore/ come nel giorno funesto/ della sua morte/ posero questa pietra/ 1887//.