NOSATE – Da qualche anno è stata restaurata la Madonna del Carmine (nella cartolina d’epoca) collocata da due secoli e mezzo nella parrocchiale di San Guniforte a Nosate. La spesa di 6.600 euro è stata generosamente messa a disposizione dai parrocchiani. La grande statua, in legno intagliato e dipinto, fu commissionata nel 1777 a Giuseppe Antignati, importante scultore milanese che realizzò anche il modello ligneo per la ‘Madonnina’ (0) del Duomo di Milano, una elegante figura recentemente riscoperta in occasione dell’Expo. La Madonna nosatese si presentava in uno stato di degrado avanzato: attacchi di xilofagi avevano compromesso la solidità del supporto ligneo; la cromia mostrava innumerevoli sollevamenti e cadute dovute agli sbalzi di umidità e temperatura; l’aspetto originario della scultura era stato stravolto da passate ridipinture,
Il restauro, curato dalla ditta Kore di Samarate ha permesso di recuperare la raffinatezza e preziosità della cromia originaria settecentesca: i pallidi incarnati con delicatissime sfumature di un rosa; la veste di oro zecchino con i bordi lavorati a rilievo e la rose dipinte; il blu caldo e avvolgente del manto, che sembra quasi di velluto; le nuvole a foglie d’argento dalle quali emergono i volti sorridenti e giocosi di due puttini con bellissime ali rosse e azzurre.
GIUSEPPE ANTIGNATI, intagliatore del legno settecentesco, non è stato ancora studiato (sono sempre state ritenute superiori la scultura un marmo o in pietra) anche se – da qualche anno, come è successo per l’intagliatore Carlo Garavaglia di Cuggiono – importanti opere gli vengono attribuite a seguito del ritrovamento dei contratti siglati in occasione dell’affidamento degli incarichi. Fiorenzo Baini sull’Archivio Storico Lodigiano del 2006, ha pubblicato una profonda disamina dell’intagliatore milanese enumerando le molteplici opere da lui realizzate. Dall’Immacolata esposta nella chiesa di San Francesco di Lodi (1), alla medesima Madonna della chiesa parrocchiale di Talamona (Sondrio), all’Angelo della basilica di S. Materno a Desio, all’Addolorata della chiesa della SS. Trinità a Mortara, all’Addolorata della chiesa di San Vittore a Casorate Primo.
Recentemente Paola Barbara Piccone Conti e Dario Rondanini (2) hanno attribuito a Giuseppe Antignati i due angeli lignei posti a coronamento dell’altare della cappella del Crocifisso nella basilica di San Magno a Legnano. Non solo, ma Giuseppe Antignati è anche l’autore della Madonna del Rosario, legno dorato e policromato, 1764 esistente nella chiesa parrocchiale di S. Lorenzo di Gorla Minore, collocata nell’altare omonimo.
NOTE
0 – Annali della fabbrica del Duomo, VI, Milano, 1885. “Deliberatasi l’esecuzione della statua di rame che deve essere posta sulla gran guglia incaricarono l’intagliatore Antignati di fare il modello in legno di essa statua”.
1 – SAUR , Allgemeines Kunstler Lexicon, 4, Munchen-Leipig 1992, p. 231.
2 – Arte Lignea a Legnano, 2008.