ALTOMILANESE – “Siamo rimasti francamente sconcertati per le notizie diffuse nei giorni scorsi, in base alle quali la crisi della Zucchi doveva considerarsi risolta. Non è così, purtroppo, mancano ancora le assicurazioni da parte delle banche e,quindi, sono più che mai a rischio i circa 600 posti di lavoro del gruppo, di cui circa 300 compresi tra le sedi di Rescaldina e Cuggiono nell’Alto Milanese”.
E’ quanto dichiara Renzo Arpilli, delegato della Femca Cisl Milano Metropoli, zona Legnano Magenta, a proposito della crisi Zucchi.
“E’ una vicenda caratterizzata da molte ombre – commenta Arpilli – mancando la copertura economica, l’azienda aveva chiesto alla sezione fallimentare del Tribunale di poter risolvere la questione entro il prossimo 14 novembre, ma i giudici hanno confermato la data del prossimo martedì 27 ottobre”.
E’ chiaro, dunque, che se per quella data – ormai assai ravvicinata – l’assemblea degli azionisti, controllata dal portiere della Juventus Gianluigi Buffon, non avrà raggiunto un’intesa con gli istituti di credito, allora, lo scenario potrà essere quanto mai incerto sotto il profilo occupazionale. E’ anche e soprattutto per questo che nella giornata di ieri le maestranze hanno organizzato due ore di agitazione.
Da qui, inoltre, la previsione di aprire un tavolo di confronto che veda il coinvolgimento delle Amministrazioni locali di Rescaldina e Legnano.
“Soprattutto – conclude Arpilli – nel caso in cui si dovesse profilare questa eventualità, cercheremo di far appello al ruolo del sindaco di Legnano Alberto Centinaio, consigliere della Città Metropolitana con specifiche deleghe in materia di lavoro e crisi aziendali”.