Ventuno milioni e mezzo di visitatori e 184 giorni complessivi, circa 20 mila lavoratori assunti e un migliaio quelli impiegati direttamente dall’esposizione universale. Più 8 mila volontari che, a titolo gratuito e per un massimo di due settimane ciascuno, hanno operato sul posto e i tantissimi Paesi del Mondo che per 6 mesi si sono ritrovati lì, gli uni affianco agli altri assieme.
Al di là delle varie opinioni e dei pareri (tra chi si dice soddisfatto e chi, invece, è rimasto deluso), sono i numeri di un successo sotto ogni aspetto e punto di vista. L’Expo di Milano si è chiuso ufficialmente sabato scorso (31 ottobre) e lo ha fatto con risultati e traguardi che sono destinati ad entrare di diritto nella storia.
Perché, non è la solita frase fatta, ma davvero dal primo maggio il mondo intero si è ritrovato nel capoluogo lombardo per raccontarsi e raccontare e soprattutto mostrarsi e mostrare le sue bellezze, particolarità e caratteristiche. Un viaggio lungo il Decumano e attorno che ha portato la gente a scoprire da vicino culture e tradizioni, posti e luoghi, idee e pensieri da una parte all’altra del globo terrestre.
La voglia di stare insieme, il desiderio di mettersi in gioco e la curiosità di toccare con mano (o forse sarebbe più giusto dire di assaggiare e degustare) piatti e prelibatezze dei vari Stati, poi, l’hanno fatta da padrona assoluta. “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, perché se appunto il cibo è stato al centro delle attenzioni (inteso come occasione e opportunità per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo – se da una parte c’è ancora chi soffre la fame, circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012, dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta, circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso) di pari passo numerose sono state le iniziative e gli eventi di festa e condivisione che si sono susseguiti durante l’intera manifestazione (convegni, musica, spettacoli, sport, animazione, ecc…). E alla fine la sfida è stata vinta.
Grazie ad Expo, ma grazie soprattutto a quelle persone che in Expo hanno lavorato e ci hanno messo forza, cuore e grinta e grazie ai milioni e milioni di visitatori che giorno dopo giorno hanno varcato i tornelli d’ingresso.
TANTI OSPITI E AUTORITA’ ALLA CERIMONIA DI CHIUSURA SABATO 31 OTTOBRE
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella: “La sfida rivolta a noi stessi è stata vinta. Ora siamo pronti a un salto in avanti. Comincia per noi una nuova prova, l’utilizzo del sito. Confido in una scelta saggia che coinvolga anche i giovani. Nessuno deve deludere ciò che Expo ha creato”. Quindi ha aggiunto: “Con una venatura di malinconia per la conclusione di questa importante manifestazione posso affermare che questo non sarà un addio, ma un passaggio di consegna. La Carta di Milano ha un importante compito: portare in tutto il mondo il messaggio di questa Esposizione rivolto alla vita e ai diritti umani. Attraverso il cibo si possono esaltare le tradizioni di ogni singolo Paese, ovvero legare alla storia lo spirito dell’innovazione e dello sviluppo per il futuro”.
Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: “Questa Esposizione ha dato grandi soddisfazioni al nostro Paese ponendosi come un punto di partenza dal quale ricominciare per rendere il mondo più sostenibile”.
Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni: “Oggi, questa grande euforia, soddisfazione e orgoglio dimostra che l’Italia ha vinto la sua sfida. L’impegno che da domani dobbiamo mantenere è quello di continuare a dare un contributo determinante alla comunità internazionale, ma per fare questo deve partire da ognuno di noi il sentimento di combattere la fame che ancora coinvolge le popolazioni del Pianeta”.
La presidente di Expo 2015 Spa e commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Diana Bracco: “Il mio compito è stato quello di rappresentare il sistema Italia coinvolgendo tutti gli attori. Si vince solo facendo sistema. Oggi abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti, quello fondamentale è la condivisione globale di un tema significativo per il futuro del Pianeta.”
Vicente Loscertales, capo della segretaria generale BIE: “Il successo di questa manifestazione è stato dovuto all’incoraggiamento che essa ha voluto dedicare alla discussione e alle relazioni commerciali internazionali”.
Il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con delega ad Expo, Maurizio Martina: “Possiamo finalmente dire missione compiuta. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro Paese, perché abbiamo dato prova davanti al mondo di riuscire a raggiungere gli obiettivi grazie alla cooperazione tra i popoli, perché il nostro passato rimane forte se siamo in grado di aprirci verso il futuro. Il messaggio di Expo Milano 2015 camminerà in tutto il mondo con le gambe dei milioni di cittadini che hanno visitato questa Esposizione”.
Il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala: “5 milioni di visitatori hanno passato i tornelli di Expo solo nel mese di ottobre. Oggi possiamo dire che nel semestre milanese 21,5 milioni di persone hanno visitato l’Esposizione di Milano. Questo non può che confermare che insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro, lasciando una traccia profonda nelle coscienze dei cittadini”.
Alessio Belleri