Uno studioso del Medioevo ci ha recentemente scritto – dopo aver visto delle foto della pila del ponte – che tale manufatto, “è sicuramente del XII secolo inoltrato o anche XIII. E’ un ‘opus quadratum’ di manifattura simile alle torri campionesi: grandi blocchi parallelepipedi di serizzo ben tagliati e apparecchiati. ”.
Non è una novità, è quello che abbiamo sempre scritto, ma vedercelo confermare da chi ne sa di più ci gratifica in qualche modo.
Opera basso medievale dunque, del tempo in cui Napoleone della Torre aveva il dominio nel territorio turbighese, com’è stato documentato anni fa sulla rivista di storia locale ‘Contrade Nostre’. Lì, a cura di Flavia De Vitt, furono analizzati 37 atti (ritrovati nell’Archivio di Stato di Udine) che sancivano il passaggio di numerose proprietà turbighesi – terre, edifici, diritti – nelle mani di Napoleone della Torre prima e del figlio Corrado poi, in un arco di tempo che va dal 1272 al 1306.
E’ in questo lasso di tempo che fu costruito un ponte in legno sul Ticino (1274) che abbiamo documentato nel volume ‘Il Ponte Torriano sul Ticino’ (2005) voluto dai Milanesi e subito distrutto dai Novaresi. In seguito, molto probabilmente, per permettere il passaggio sul fiume, furono realizzate due pile che reggevano una corda sulla quale si agganciavano le barche per vincere la corrente del fiume.
Questa ipotesi trova conforto dalla scoperta di fori passanti nella pila, dove venivano infilate le corde di canapa, realizzando così un innovativo sistema di attraversamento del fiume, più volte ‘rivitalizzato’ nel tempo (una correa di mattoni diseguali, segnati ancora dalla mano umana, sono ancora presenti nella parte alta), perché il problema si risolse solo con un ponte stabile nel 1887.