Era il 2012 e Magenta credeva e sperava di vivere l’inizio di un nuovo ciclo politico e innovativo. In quell’anno infatti finiva (in maniera molto triste e da harakiri) l’era del decennio di governo cittadino del centrodestra di cui feci orgogliosamente parte. Il sindaco Marco Invernizzi si era presentato non come un esponente politico o dei partiti; il consenso che seppe raccogliere fu ampio.
Come ho già detto in diverse occasioni, anch’io sono stato tra coloro che lo hanno votato proprio per il messaggio di cambiamento culturale e politico che sembrava avesse in animo di dare. Il tempo purtroppo ha smentito quella proposta di innovazione. La colpa non credo sia da attribuire solo al Sindaco Marco Invernizzi a cui vanno sempre la mia stima e il mio apprezzamento. La colpa è che, alla fine, hanno prevalso vecchie logiche di partito e le ambizioni di qualche esponente del partito di maggioranza che, annullando ogni proposta di innovazione, ha finito per determinare il vuoto sul piano amministrativo.
Oggi Magenta è ferma e – temo – lo sarà ancora di più nei mesi che avremo davanti ormai caratterizzati da un inizio di campagna elettorale che sta già impegnando sindaco e diversi esponenti della giunta. D’altro canto in questi anni l’amministrazione comunale ha avuto vita facile nel non decidere e nel fare poco o nulla grazie anche ad una opposizione che, con la sola eccezione della Lega, si è mostrata sonnolente nel migliore dei casi se non incapace di evidenziare quanto era stato fatto nei dieci anni di governo di centro-destra. Non una proposta alternativa dai banchi delle opposizioni né la capacità di evidenziare criticità e problematiche che i magentini vivono ogni giorno. .
Il centro destra di Magenta, dopo il clamoroso fallimento elettorale delle precedenti comunali, ha proseguito sulla stessa linea degli ultimi mesi del 2011 trasmettendo, alla città, un non messaggio politico, evidenziando correnti, organizzando tesseramenti e cercando possibili accordi solo finalizzati alla sommatoria assai improbabile di percentuali elettorali. Il rinnovamento politico progettuale e anche delle persone è venuto meno probabilmente per una cristallizzazione di potere e di comodo.
Ora a poco più di un anno dal rinnovo amministrativo tornano le vecchie logiche di aggregazione di frasi demagogiche ( a noi interessano i programmi e non i nomi e via di seguito …) peccato che di contenuti in questi anni non se ne siano né visti né sentiti e che i personaggi che dovrebbero innovare sono sempre gli stessi. La situazione locale vede ora forze politiche che ripropongono ” foto” museali di chi dovrebbe guidare il cambiamento… O semplicemente il cambio di qualche simbolo dopo che si è buttato alle ortiche un patrimonio elettorale storico e consolidato… Mi sembra che Magenta meriti molto di più e di meglio …. Meriti di andare oltre due schieramenti che in questi anni di amministrazione Invernizzi hanno dimostrato tutti i loro limiti e la loro pochezza seppur con ruoli differenti…
Magenta merita di essere guidata da persone che, aggregandosi in una traversalità anche ideale, sappiano proporre un progetto per la città, un Progetto per Magenta guidato da esperienza, capacità politica e professionale e che sappia “spazzare via” tutta la demagogica politica attuale… . La città quella viva, la città che vuole cambiare davvero si sta muovendo e si sta offrendo in questo senso … Per quanto mi riguarda, la proposta di cambiamento che viene avanti merita attenzione soprattutto se avrà la capacità davvero di rappresentare le effettive aspetti e dei comuni cittadini.
Marco Maerna