Sabato 7 novembre 2015 il sindaco Flavio Polloni ha presentato alla popolazione il progetto “L’identità storica di Cuggiono nella sua Villa: un ponte culturale tra il XVIII e il XXI secolo”.
Obiettivo del progetto la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico di Villa Annoni attraverso l’attuazione di interventi di recupero e restauro delle sale nobili a piano terra, che la portino a diventare un polo culturale di interesse sovra locale, in grado di attrarre sul territorio visitatori esterni, e rafforzare il valore sociale e culturale che ricopre per la popolazione attraverso la realizzazione di attività culturali che la portino a diventare un vero e proprio polo di aggregazione e socializzazione.
La presentazione del progetto di ristrutturazione e recupero delle sale a piano terra di Villa Annoni è stato nel complesso deludente.
Il sindaco ha praticamente ripetuto gli stessi contenuti del Master Plan illustrato nel dicembre 2014 e ha ribadito che la Villa rimarrà pubblica ma andrà gestita con una visione privata.
Non è chiaro chi si occuperà della gestione. La novità è stata la presentazione della ristrutturazione delle sale a piano terra che avverrà attraverso il bando di Fondazione Cariplo, carente invece l’illustrazione dell’utilizzo futuro delle sale. Si è parlato genericamente di eventi culturali, mostre e convegni come già detto l’anno scorso. Niente di nuovo! Il sindaco ha ricordato tutti gli eventi organizzati nel 2015, da Bake-Off alle carrozze d’epoca, dal festival del cioccolato al trofeo delle auto storiche. Benissimo! Ma visto che si insiste sull’autofinanziamento credo che già quest’anno avremmo potuto chiedere un contributo economico come affitto degli spazi oppure la sponsorizzazione all’interno del complesso Villa e Parco Annoni di un’opera di immediata concretizzazione come la messa in funzione del pozzo o il restauro della coffee house.
Le manifestazioni, ha ricordato il sindaco, sono state a costo zero per il comune ma non hanno dato introiti, anzi ricadute negative sulla manutenzione ordinaria, che già ci costa 100mila euro all’anno, visto che gli spazi concessi vanno puliti prima e dopo l’utilizzo.
Come fanno i cittadini a contribuire attraverso Art Bonus al recupero della Villa se non conoscono i termini di utilizzo e se questi produrranno un ritorno economico?
Giuseppina Panza
consigliere comunale indipendente