Una vicenda complessa – dove la burocrazia l’ha fatta da padrona, – ha portato il Comune a privarsi di quella che era il ‘fiore all’occhiello’ dell’Amministrazione, come hanno convenuto – nel Consiglio Comunale del 17 novembre – sia il sindaco Maria Angela Misci, sia la minoranza consiliare di ‘Liberi’, capeggiata da Giorgio Braga. Tutti d’accordo nel dire che la legge nazionale, che ha portato il Comune a privarsi dell’unica società partecipata (Ecologica Naviglio), che faceva ‘utili’ è stata una jella, con un costo che – a dire di Giorgio Braga – dopo il 2020 si riverserà sui cittadini.
Per dare il senso all’azione amministrativa il Sindaco – con una serie di slide – ha raccontato la storia partendo dall’istituzione della società avvenuta nel 1983 e passata attraverso l’ampliamento dell’oggetto sociale nel 1999 e all’aumento del capitale sociale che, nel 2001, risultava essere di 120mila euro. La perizia di stima sul valore economico delle azioni, integrata dalla convenzione in essere (scadenza 2020), che prevede una serie di benefit per il Comune, ha portato a condividere la cifra di 200mila euro all’anno come canone omnicomprensivo che l’Ecologica continuerà a versare al Comune fino al 2020. Su questi presupposti la base d’asta del bando di vendita dell’Ecologica sarà di 460mila euro, ma il Comune potrà contare ancora su una serie di servizi (quali pulizia fognature, custodia dell’area comunale per la raccolta differenziata) per i prossimi cinque anni.
Infine, la fognatura industriale. Il distretto tessile-conciario di Robecchetto con Induno, a seguito dell’accordo si competitività con la Regione Lombardia, può contare su un milione di euro per la realizzazione della rete di collettamento sud-ovest che sta realizzando il Comune attraverso un bando pubblicato l 30 ottobre scorso e che prevede in 240 giorni il tempo di esecuzione dei lavori. Il completamento della rete di fognatura industriale sarà a carico dai nuovi proprietari dell’Ecologica Naviglio (gli industriali locali), così come è stato stabilito dall’atto unilaterale d’obbligo approvato dal Consiglio Comunale.