MILANO – Sono circa 250 le famiglie nobili milanesi, molte delle quali ancora oggi rappresentate, molto meno quelle che fanno capo al patriziato milanese, titolo particolare e riservato a poche. Non sono solo gli Amman, i Beccaria, i Borromeo, i Clerici, i Marzotto, gli Odescalchi, i Pallavicini, gli Sforza e i Visconti a occupare le pagine del libro di Matteo Turconi Sormani recentemente pubblicato,
Alle storiche famiglie sono state aggiunte quelle dell’imprenditoria milanese che a volte hanno ottenuto titoli nobiliari e più spesso hanno intrecciato rapporti di parentela con le famiglie di antica nobiltà: Pirelli, Crespi, Falck, De Angeli, Cantoni, Candiani Breda, Longoni, Belloni, Ponti, Badini, Borletti, Mondadori, Moratti, Ricordi, Rizzoli, Moratti, Salmoiraghi, Bassetti… Vi sono poi moltissime famiglie, discese da un medesimo capostipite, ma con storie tanto distinte da dover essere narrate ognuna singolarmente, come, ad esempio, i moltissimi rami di Casa Visconti, talora estinti in altre famiglie, come i Visconti di Cislago, o ancora fiorenti, come i Visconti di Modrone.
CASTANESE. Se dovessimo fare un libro sulle famiglie nobili milanesi che hanno hanno governato i nostro territorio nei secolo l’elenco non va molto al di là di una decina: Annoni, Arconati, Beolchi, Borromei, Clerici, Doria-Pamphili, De Cristoforis, Della Croce, Fagani-Arese, Landi, Piantanida, Visconti-Scaramuzza