CASTANO PRIMO – ‘Onore e gloria’ ad Alessandro Folli di Casate di Bernate Ticino, ma Castanese di adozione – come ha voluto sottolineare nel suo intervento – per aver portato il museo cartaceo del Villoresi, insieme all’emeroteca, nel museo della città, nato per esporre la Via Crucis di Gaetano Previati. Adesso c’è un motivo in più per andare al museo del Castanese…e “non è ancora finita, altre idee si stanno concretizzando”, ha detto il Presidente.
Giovedì, 10 dicembre 2015, è avvenuta l’inaugurazione nello stile, discreto e popolare, che caratterizza la gestione del presidente dell’ET Villoresi (ETV), che proprio per essere un ‘frutto’ del territorio è riuscito a restituire una parte “di quello che ho ricevuto dalla gente del Castanese”. Perché, anche Turbigo è stato ‘benedetto’ quest’anno con 7 milioni di euro investiti per la realizzazione di due interventi formidabili sul Naviglio Grande (canale anch’esso oggi in gestione a ETV), tesi a migliorarne la navigabilità, ai fini turistici, della linea Locarno-Milano. Nel ‘fine’ turistico, di questa fetta di territorio dell’Altomilanese, è stato inserito anche l’archivio del canale Villoresi (le cui carte sono state ordinate, sanate e digitalizzate, come ha sottolineato il progettista dell’esposizione) che sarà messo a disposizione degli studiosi attraverso due postazioni all’uopo progettate.
Il sindaco Giuseppe Pignatiello (Pd) ha ringraziato il presidente Folli e ricordato onestamente che l’iniziativa era nata ai tempi del sindaco Rudoni (presente all’inaugurazione ). Le due sale a ‘Elle’ dell’edificio museale disegnano il corso del Villoresi (canale che unisce il Ticino all’Adda) con l’indicazione di tutti i paesi che attraversa nel suo lungo cammino. L’esposizione è arricchita dagli strumenti di lavoro che utilizzavano gli addetti al canale: da quelli per la colatura del piombo (con una originale lampada a benzina), alle chiavi utilizzate per manovrare le paratoie e via dicendo. Una serie di pannelli, poi, racconta, la storia del Consorzio Villoresi nella sua evoluzione che lo ha portato – recentemente – ad utilizzare l’acqua corrente del canale per realizzazione quattro piccole centrali idroelettriche a Monza e un impianto più grande (in collaborazione con Enel) alla diga del Panperduto. Se fino a una decina di anni fa (Folli entra in carica nel 2005) l’Est Sesia (il corrispettivo dell’ETV in Piemonte) era avanti un Km avanti all’ETV, adesso – per l’azione continua e indefessa del suo presidente – si contano solamente i pochi metri.
FOTO Da destra, l’ex sindaco Rudoni, il presidente Folli, il nipote del grande Eugenio Villoresi