Definire Giuseppe Leoni con un termine solo, magari in dialetto, non è difficile, la prima parola che mi viene in mente è “un gran sgubon”, lo ricordo in redazione a Città Oggi, pochissimi i momenti di relax, sempre attento alla stesura di un giornale o di un libro o di una pubblicazione tematica, con la Fabrizia sempre al suo fianco.
Mi stupisco che la “sua” Turbigo non l’abbia riconosciuto d’Oro molto prima, un uomo che a Turbigo ha dato davvero molto, anche se lui sminuisce è e rimane un gran lavoratore, qualsiasi era il personaggio che interpretava: Capo Officina Meccanico, Tecnico Enel in Africa, Consigliere Comunale, Assessore, Scrittore, Giornalista e Storico.
Sono poche le persone a cui do del lei, uso, con lui, ancora oggi, dopo 20 anni che lo conosco, il pronome Lei, in segno di un vero rispetto a quest’uomo ecclettico e variegato, che ha vissuto di cultura e storia, mantenendo lui e la sua amata famiglia svolgendo un duro lavoro di Capo Meccanico all’Enel.
Quando ho saputo che gli veniva assegnato il “Turbighese d’Oro” ho pensato, senza ombra di dubbio che era un riconoscimento che doveva essergli dato, nel video allegato le motivazioni del premio: