La banda del Bancomat colpisce ancora, una notizia comune, data quasi come se fosse normale, in questo periodo. Facciamo un momento di riflessione e come tutti ci ricordiamo che è il secondo colpo di questo tipo nella cittadina lombarda. Allora ci alziamo dal nostro comodo sgabello e andiamo a farci un giro nella Piazza Castanese teatro del Furto, la Banca Agricola Mantovana è lì proprio nel centro. Come “novelli” investigatori sono due le cose che notiamo, gli enormi cartelli che indicano che la zona è videosorvegliata dalle telecamera comunali e inoltre il cartello che la zona è sotto il “controllo del vicinato”, non abbiamo parlato con nessuno, anche perché un po’ “demoralizzati” sappiamo già la risposta “non ho sentito e visto niente”. Non calano le domande che ci stiamo ponendo, una su tutte è “questi sistemi, videosorveglianza, controllo del vicinato, sono solo pagliativi della sicurezza, un po’ come la terapia del dolore di un malato terminale?”
Di sicuro, le telecamere pubbliche e private, se funzionavano, hanno registrato tutto, allora perché non fare, come la Polizia Americana fa! Indire una conferenza stampa e dare i filmati del furto da visionare al grande pubblico perché nei 1000 occhi che lo visionerebbero, chissà, magari c’è qualcuno che riconosca uno o più di uno, dei soliti ignoti che stanno colpendo, con lo stesso modus operandi la nostra zona.
Dimenticavo, non siamo giornalisti americani, le autorità non ci considerano una risorsa, a noi basta dare la sterile notizia “ennesimo furto del Bancomat, Castano Primo record è la seconda volta!”