Il nuovo anno, il 2016, è iniziato con diversi pessimi avvenimenti nel mondo ed in Europa. Una scia di violenza, di difficoltà nel mandare avanti la vita delle nostre famiglie, nonché di deterioramento di stili e, soprattutto, valori che pensavamo consolidati; una scia non certo di cometa che viene da non molto lontano e manifestatasi in tutta la sua durezza nel 2015. Ma Capodanno è stato anche il giorno di esordio di un film nelle sale cinematografiche di tutta Italia: “Quo vado” di Checco Zalone. Un botto straordinario su tutto lo Stivale: in due giorni 14milioni di euro incassati. Un film diventato immediatamente un caso sociologico analizzato sotto la lente di commentatori, opinionisti di ogni sorta sui media nazionali. Una commedia italiana commercialmente etichettata sotto la dicitura “cinepanettone” (in verità nulla a che vedere) arrivata immediatamente dopo le Guerre Stellari di J.J. Abrams, “Il risveglio della Forza” (uscito in Italia, nei migliori multisala, in anteprima mondiale il 16 gennaio; il 17 era nelle sale locali).
La maratona Star Wars-Checco Zalone è andata sul grande schermo anche nelle sale locali. Anche qui un successo oltre le aspettative. Abbiamo interpellato le sale del magentino, in particolare le due sale (peraltro entrambe parrocchiali) a nostro avviso punto di riferimento culturale in senso ampio e sempre “sul pezzo” a livello cinematografico. Il cinema-teatro Agorà di Robecco sul Naviglio ed il cinemateatro Nuovo di Magenta. La statistica che proponiamo è relativa al periodo delle festività: da Capodanno al 6 gennaio.
La sala di Robecco sul Naviglio, Agorà, ha una capacità di 160-166 posti; la programmazione è avvenuta sin dal 1° gennaio:
1 gennaio (serale) 2 gennaio (serale) 3 gennaio (pomeridiana e serale) 4 gennaio (serale) 6 gennaio (pomeridiana e serale). Le proiezioni sono state tutte esaurite fino al 4 gennaio, successivamente quasi piene (130 biglietti di media). Il film sarà sicuramente programmato ancora il prossimo weekend: 9 gennaio (serale) 10 gennaio (pomeridiana e serale) 11 gennaio (serale con biglietto unico a 4 €). In base all’andamento si vedrà se, come probabile, sarà confermato anche per il weekend successivo. Abbiamo chiesto allo staff di direzione se si aspettassero questo successo della pellicola: “Il successo era annunciato: già gli ultimi due film di Checco Zalone hanno registrato numerosi “tutto esaurito” anche in periodi non festivi (“Sole a catinelle” era uscito in autunno) e quindi meno propizi. Ormai c’è molta attesa in primis nel pubblico, crescente film dopo film e ampiamente assecondata da copertura mediatica e ampia distribuzione su tutto il territorio, cosa non sempre scontata”, ci spiega il giovane e bravo Andrea Maltagliati.
Il bacino di utenza dell’Agorà – attivo dal 1998 – è quello della parte abbiatense, quindi da Robecco in giù: Cassinetta, Albairate; ma anche Abbiategrasso, nonostante Robecco sia comune più piccolo e la nota città slow abbia il proprio cinema (il “Corso”, peraltro recentemente ristrutturato); “alcuni spettatori abbiatensi hanno conosciuto la nostra realtà e tornano qui volentieri”, spiega Maltagliati.
Ed eccoci invece al record del CinemateatroNuovo di Magenta. Sala attiva da 25 anni (ricorreva l’anniversario, il quarto di secolo, proprio nel novembre 2015), ha visto passare un bel pezzo di cronaca del cinema contemporaneo. La sala è piuttosto grande, 355 posti nominali, 350 alla cassa (è sempre buona norma lasciare qualche poltroncina libera per ogni eventualità e sicurezza). Ed è proprio a Magenta che abbiamo potuto appurare la portata del successo del film di Zalone, date le code che si son create nei primi giorni dell’anno nei dintorni del cinema sito in via San Martino. Code di persone in attesa del proprio turno al botteghino e fila di auto parcheggiate ovunque nei dintorni; anche dopo l’orario di inizio delle proiezioni: infatti, la direzione, visto immediatamente l’andamento delle richieste, ha attivato il servizio di prevendita, sfruttatissimo dagli aspiranti spettatori.
Qui il “tutto esaurito” è durato sino all’Epifania, nonostante le numerose proiezioni programmate: quattro il 1°, il 3 ed il 6, due il sabato 2, una per sera nei “feriali” del 4 e del 5. Inevitabile il prolungamento per tutto il weekend in corso 8-9-10-11 (già ampia la prenotazione) e, anche qui, si pensa di andare avanti anche per il successivo. In sei giorni di programmazione e 16 proiezioni effettuate chiuso il botteghino mercoledì 6 con un totale di 4.411 spettatori. Un record che ha costretto lo staff dei volontari a un notevole tour-de-force.
“Ci aspettavamo un grande successo, ma francamente non a questi livelli. A noi piace Zalone e siamo contenti che il suo successo serva a far star bene e sollevare il morale della gente, almeno al cinema e durante le festività del Natale; di questi tempi non è cosa da poco “ – commenta il direttore della Sala di comunità, Alberto Baroni.
Il quale svela però una chicca. Il record di sala lo marcò nel 2000 il film del trio Aldo-Giovanni-Giacomo, “Chiedimi se sono felice”: 13.200 biglietti staccati. “Allora erano veramente biglietti da staccare! c’era ancora la lira e non esisteva la prevendita. Le code arrivavano al contiguo Centro Paolo VI ed oltre, via Santa Crescenza… fu una vera epopea, ma riuscimmo ad accontentare tutti!”. narra Baroni; il quale chiosa: “un paragone vero e proprio non si può porre del tutto; poiché i tempi son veramente cambiati e bisogna anche tenere presente che il film del trio A.G.G. ebbe una distribuzione molto inferiore alle copie dello Zalone di oggi (il che rafforza ulteriormente il record)
Il film di Zalone apre la programmazione di cinema di prima visione del CTN nel 2016 sulla scia di un mese di dicembre altrettanto importante. Partito con la bella ed importante proiezione del film sulla vita di Papa Francesco, “Chiamatemi Francesco”, durante la settimana della Immacolata, puntuale all’appuntamento con le Guerre Stellari, il 17 dicembre, altro successo con “Star Wars”, proiettato sino al 30 dicembre, facendo incetta di giorni festivi natalizi. Il 31 dicembre ci si è concessi un “intermezzo” con la pellicola di Pierraccioni, “Il professor cenerentolo”. E siamo arrivati al Capodanno con lo tsunami Zalone. Una programmazione molto simile (Star Wars compreso) la ha avuta anche l’Agorà robecchese: un plauso comune ad entrambe queste preziose realtà territoriali, a nostro avviso, veri baluardi di cultura, formazione per il cinema ma anche per il teatro e la musica. Entrambe si muovono entro un orizzonte valoriale non mercificatorio e non strumentalizzato dando e fondando nelle comunità territoriali senso di condivisione, espressione, aggregazione. Certo grazie anche al sostegno delle Parrocchie, spesso queste “sale di comunità” hanno tenuto il lume acceso anche in periodi poco favorevoli per la cultura ed il tempo libero nei nostri paesi, supplendo a realtà private in decadimento ed istituzioni pubbliche completamente disattente. Ed in complementarietà con altre realtà civili e laiche le quali – si capisce – non sempre sono fornite di mezzi altrettanto importanti. Ma certo la condizione del sostegno parrocchiale (iniziale) in sé non basta: ci vogliono poi capacità gestionali, apertura culturale, abilità aggregativa, coesione e… resistenza. Un mix di qualità decisamente non comune. Siamo fortunati nel magentino!
Un ultimo commento sul senso dell’attività di proiezione cinematografica sulle prime visioni ce la lascia Albero Baroni: “La nostra sala offre prime visioni nazionali con films che incontrano il gusto e le attese di un largo pubblico senza deviare dai valori morali cristiani e la missione di aggregazione e condivisione propria del CTN e delle sale di comunità in genere. Fortunatamente, soprattutto nell’ambito della commedia e dello svago dedicato alle famiglie, spesso le migliori produzioni rispettano questi requisiti”.
©Alessandra Branca 2016