La vicenda di Piero Macchi, fondatore della Enoplastic, azienda che produce tappi e chiusure innovative per l’industria vinicola, scomparso lo scorso luglio. Prima di morire, aveva lasciato un milione e mezzo di euro da suddividere tra i suoi 280 dipendenti. Sono in molti che hanno elevato il fatto a una buona e onesta conduzione imprenditorialità aziendale, ma bisogna ricordare che l’uomo è uomo con tutti i suoi regi e difetti, nel caso di Macchi, s’intuisce che dietro l’imprenditore c’è un animo umano generoso e sensibile.
Purtroppo cose del genere sono un eccezionalità, più rare che uniche, i commenti, per lo più positivi, hanno fatto il giro dei social, ma c’è anche chi ricopre incarichi da sindacalista, che, nell’immediato posta dei messaggi paragonando l’azienda di Macchi a quella in cui lavora e ne è il sindacalista.
Il post, che propone è un messaggio, non velato verso la dirigenza e la proprietà e dice: “Questo è un signore! Da noi invece per natale come regalo ci hanno congelato il p.d.r. per due anni a fronte di un investimento (falsità, solo una scusa per stringerci i coglioni), i panettoni e lo spumante l’ho preso IO, perché da tre anni l’azienda ha dovuto fare dei tagli e ha visto in quella spesa degli sprechi. Ciliegina sulla torta, gli auguri e le strette di mano almeno quelle che sono gratis da parte della proprietà NIENTE!. I subordinati dell’azienda a fatica e con disgusto hanno faticato e malvolentieri comunque forzatamente hanno fatto finta di fare gli auguri. Cosa dire……….. Vergogna non ha senso perché non la conoscete, l’educazione non è una questione di classe sociale e proprio la vostra natura, cattivi di animo, egoisti e presuntuosi”.
Messaggi di questo tipo, servono solo a fomentare odio, un sindacalista, che usa questo tipo di atteggiamento che non è difensivo degli operai che rappresenta, ma è un chiaro attaco alla dirigenza, fa solo che tra datore di lavoro e dipendenti si allungano le distanze, è sarà sempre più difficile ricongiungele.
Nel caso di Macchi mi sono posto una domanda, lui sappiamo cosa ha fatto lui per i dipendenti, ma i dipentendti cosa hanno fatto per lui, lui lo sa… li ha premiati!