Continua il botta e risposta su Facebook dopo una missiva che, Vittorio Mantovani ha scritto, quando il Consigliere Torretta aveva messo, un suo Mi Piace, su un nostro articolo che annunciava la non revoca degli arresti domiciliari del padre l’ex Assessore Mario Mantovani.
La Lista Cambiamo Arconate, immediatamente, a sua volta ha dato piena solidarietà al Consigliere Torretta con un post sulla loro pagina Facebook.
Sembrava che la vicenda fosse terminata, quando oggi nel pomeriggio è arrivato il post dalla pagina Facebook del Consigliere Alessandro Torretta a Vittorio Mantovani che v proponiamo interamente: ”
Ciao a tutti, mi son preso un paio di giorni prima di rispondere allo stato Facebook del Gruppo di minoranza l’Arconate Migliore. Il signor Vittorio Mantovani, che personalmente non conosco, mi ha additato come un moccioso, come uno che non combina un “cazzo” nella vita, un “frustrato” e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo per aver osato mettere “mi piace” ad un post in cui si diceva che a Mario Mantovani non era stata concessa la revoca agli arresti domiciliari. Prima di tutto, Signor Vittorio Mantovani, vorrei specificare che siamo in democrazia e che io, in quanto cittadino libero, posso mettere mi piace a tutto ciò che voglio. In secondo luogo, non sono tenuto e non ho alcuna intenzione di giustificare il mio “like” proprio a nessuno, tanto meno a Lei. Se aveva tanta voglia di farmi la “ramanzina” o di sfogare in qualche modo la sua rabbia poteva telefonarmi, chiamarmi, incontrarmi: nessun problema. Riempirmi di insulti su Facebook mi sembra il tipico atteggiamento che hanno i “Leoni da tastiera”. Ci tengo a rassicurarla Signor Mantovani, che la mia è un’esistenza ricca. E non ricca di cose materiali, come possono essere il denaro o le ville, ma ricca di sogni, di amore, di amicizia e di tanti progetti. Perciò non so se queste “misere” cose per lei significano avere una vita da frustrato o da moccioso, ma guardi, io sono molto soddisfatto di ciò che sto facendo e del mio percorso. Inoltre voglio specificare che non ho bisogno di lezioni da Lei ne tanto meno da chi ha commentato il post dicendomi che sono “una nullità“, “un perdente inutile” o “uno sfigato“. D’altronde, visto il contenuto del suo post e i commenti seguiti, direi che non mi pare neppure nella condizione di potermi dare lezioni di bon ton. A educarmi ci hanno pensato i miei genitori e i miei nonni. I consigli di qualche sconosciuto supponente che pensa di insegnarmi come vivere la mia vita sono veramente pietosi. Per concludere signor Mantovani, non si disturbi, io non ho alcuna intenzione di discutere con lei di punti di vista differenti e di educazione. E non perché sono uno che si “caca adosso” ma perché io con chi urla sui social, con chi insulta a mitraglietta e con chi giudica la vita privata delle persone senza conoscerle non voglio avere niente a che fare. Sono sicuro che di ciò il Signor Mantovani se ne farà tranquillamente una ragione. Nel caso il signor Mantovani avesse voglia di disquisire con il sottoscritto dei temi che riguardano le mie deleghe (Giovani, Sport e Tempo Libero) ovviamente io sono a disposizione, a patto che vi sia però un confronto pacato e civile. Non voglio le sue scuse, non me ne faccio nulla. La differenza tra me e lei è che io non l’ho mai insultata, e a 21 anni non mi sarei mai sognato di scrivere cose di questo tipo, ma si sa…l’educazione!”