Abbiamo incontrato Stefania in piazza a Magenta, gli abbiamo fatto una video intervista sui fatti di Colonia, ricordando che, prima di essere un esponente politico della Lega di Magenta, ha sottolineato che è una donna e come tale, si è presa qualche giorno di riflessione sull’accaduto, ma poi ha voluto fortemente rilasciare questa intervista che alleghiamo all’articolo.
In un secondo momento, ci ha inviato, in forma scritta, il suo pensiero, che pubblichiamo in maniera integrale e dice: “I recenti fatti di Colonia sembrano avere colpito la sensibilità di ognuno di noi. Quando si parla di violenza, o meglio di VIOLAZIONE dell’intimo più profondo di una persona non si può che rimanere inorriditi e condannare fermamente questi soprusi e le bestie che li hanno commessi. Il ragionamento che tutti dovremmo fare, in primis la classe politica, non può riguardare il dominio dell’uomo sulla donna emancipata o uno scontro tra culture in termini religioso. Vanno cercate le cause, e vanno combattute. La Germania e l’Occidente in generale ha permesso che questo stupro di massa avvenisse. Si aprono le frontiere, si cerca l’integrazione a tutti i costi in nome di un buonismo che altro non è che falsa ingenuità che provoca solo danni irreparabili. Con l’esplosione della Libia si è aperto un varco per cui parte della popolazione africana (non solo del nord, ma anche dell’Africa nera) si riversa sulle nostre coste cercando la fortuna in una società libera, molto più libera della loro. Una società liberale dove tutto è concesso, dove ogni valore si sta perdendo. Ed ecco che lo stupro diventa un divertimento. E tutte questo è voluto dal capitale, dal dio denaro, da lobby che cercano il profitto fregandosene altamente di valori, cultura e tradizioni. E allora, in nome di valori più alti destra e sinistra dovrebbero combattere ripristinando regole, chiudendo frontiere, garantendo sicurezza, riscoprendo tutto ciò che il dio denaro sta tentando di cancellare mantenendo la ricchezza della diversità e aiutando questi migranti nel loro paese. E di certo non con le primavere arabe”.
La video intervista a Stefania Bonfiglio: