La situazione non è cambiata rispetto all’articolo che abbiamo scritto ieri, parte dell’istituto è ancora al freddo, non abbiamo potuto parlare col Preside Carmelo Profetto, assente per motivi di lavoro, ma il suo vice, la Prof.ssa Lucia di Leo, ci ha confermato le stesse cose parte dell’Istituto è al freddo e neanche i tecnici, che ieri hanno guardato l’impianto, non hanno capito il motivo. Una delle rappresentanti di classe, Gloria Irde, che ieri insieme ai tecnici ha verificato le temperature ci ha detto: “parte dell’istituto aveva una temperatura di 17 gradi, ma nella zona laboratorio si arrivava addirittura a 10 gradi, la maggior parte degli studenti passa 7 ore nella scuola, una piccola parte 8, come si fa resistere al freddo, ma è possibile nel 2016, trovarci in situazioni così penose, noi continuiamo la protesta a oltranza, stiamo anche pensando di bloccare la provinciale, qualcuno della Provincia o della Città Metropolitana, deve fare qualcosa!” pensiero che è stato sostenuto da un ovazione da parte degli studenti presenti.
Inveruno, all’IIS Marcora “è da tre giorni che siamo al freddo” continua la protesta degli studenti
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.