” Nonostante le polemiche sorte dopo l’intervento di riqualifica del bosco posto in via Lonate e ai successivi striscioni comparsi sul luogo e davanti al cancello comunale di corso Roma, dobbiamo purtroppo esprimere il nostro dissenso nei confronti di questa amministrazione. Infatti, i sacchi di spazzatura trovati sono ancora accatastati dove sono stati riposti sabato pomeriggio, sebbene oggi l’azienda appaltatrice per lo smaltimento dei rifiuti abbia effettuato la raccolta porta a porta del materiale domestico indifferenziato; mentre quelli che erano davanti al comune sono stati tempestivamente rimossi, come sono stati tolti gli striscioni da ambedue le parti forse perché riportavano il simbolo di Casapound! Riteniamo indispensabile e doveroso l’intervento del Sig. Sindaco e dell’Assessore competente nei confronti di IdealService affinché avvenga lo smaltimento dei rifiuti per riportare la zona ad una situazione di decoro che ormai manca da tempo. Sorge spontaneo notare come la parte nord del paese sia ancora una volta abbandonata dagli organi competenti a differenza di quella posta a sud del muro!”
Castano Primo, Casapound fa un comunicato sulla vicenda dei rifiuti abbandonati
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.