A molti cuggionesi è arrivata una cartella di pagamento dell’ICI/IMU relativa al periodo 2009/2010. Molti di quelli che hanno ricevuto la fastidiosa cartella, mostrandoci i documenti, ci hanno fatto vedere che l’avevano pagata secondo i valori catastali in corso in quegli anni.
Eravamo andati con colleghi di altri giornali locali a sentire il perché dell’adeguamento della tassa, il Sindaco Polloni e tutti gli amministratori presenti, ci avevano risposto che l’avrebbero fatto con un comunicato.
L’abbiamo atteso e non ci è ancora arrivato, ma grazie a un collega, in qualche modo l’abbiamo recuperato, l’informazione corretta non è la virtù di questa amministrazione, per ora vi proponiamo il comunicato stampa che, secondo gli amministratori, spiega come sono andate le cose.
La risposta dell’Amministrazione guidata da Polloni:
Il Comune di Cuggiono recentemente ha effettuato accertamenti tributari su IMU e ICI.
Non si tratta di un atto politico, ma un compito del Responsabile finanziario, quale applicazione di regolamento comunale, norme regionali e nazionali, di cui ne responde per i mancati accertamenti e incassi agli organi di controllo. L’accertamento serve perché tutti paghino quanto dovuto, in modo equo.
L’equità e il controllo è un procedimento normale delle Istituzioni. Sono state verificate circa 5 mila posizioni nel Comune. La verifica è garanzia di corretta gestione e soprattutto nel rispetto di tutti i cittadini che hanno regolarmente e correttamente pagato le imposte e che possono sapere che il Comune verifica, controlla, applica equità. Senza questo, servizi e strutture sarebbero pagate più da alcuni che da altri.
L’Amministrazione ha dato indicazione di massima collaboratività verso il cittadino e disponibilità di massima dilazione, se richiesta, dell’eventuale pagamento, anche oltre il regolamento vigente. E se da questi accertamenti risultassero maggiori introiti rispetto quanto indicato nei bilanci comunali, andranno nella riduzione delle aliquote per tutti. Se tutti pagano, tutti possiamo pagare un po’ meno.
Dalle 5 mila verifiche per gli anni 2009-2015 (i controlli vanno sempre effettuati all’indietro per 5 anni, fino al periodo prescritto), circa 250, che rappresentano un normale e fisiologico 5%, hanno evidenziato difformità dal calcolo dell’imposta. Ciascuno di questi è stato invitato a presentare le proprie informazioni al fine di definire nella massima collaboratività e nel sereno confronto l’importo esatto dovuto. Non c’è alcuna vessazione, ma un regolare controllo.
Diverse situazioni tra queste si sono già chiarite e risolte. In vari casi si tratta di errori materiali o in buona fede: a volte mancavano informazioni al cittadino, in altre la banca dati comunale aveva dati non aggiornati. Restano solo poche decine di situazioni (su 5mila!), quelli più particolari e complessi per l’applicazione delle norme generali, che devono essere valutati caso per caso nell’applicazione equanime delle regole da parte del funzionario e con la massima distensione. Tutto nella norma e nulla di eccezionale, quindi.
Alcuni non hanno ritirato la raccomandata: è importante, nel loro interesse, che la visionino e si confrontino sui dati, altrimenti il Comune non potrà che proseguire con le procedure di recupero secondo le proprie risultanze.
Per le posizioni per cui si definisce, di comune accordo secondo regolamento e norme, l’esatto ammontare nei tempi definiti (60 giorni) non c’è alcuna sanzione.
Al cittadino si può richiedere solo il dovuto, neppure un centesimo in più. Sono stati verificati tutti i terreni edificabili. Abbiamo effettuato nel 2013 un accertamento parziale, solo sui fabbricati. Non abbiamo notizia per gli anni precedenti al 2013 che di verifiche estemporanee e molto limitate. Il lavoro è stato incaricato, dopo attenta e prolungata analisi di mercato cercando i migliori risultati e garanzie, a una società esterna per avere le necessarie competenze specifiche e risorse umane che l’ufficio tributi e il personale comunale non possiedono.
Il Sindaco Flavio Polloni