E’ stato fatto tanto, ma c’è ancora tantissimo da fare. La dottoressa Lorena Vergani, responsabile del servizio di psicologia clinica dell’azienda socio sanitaria territoriale di Legnano (ASST), è convinta che si debba lavorare sempre di più sulla prevenzione a cominciare dalle scuole. “La prima cosa che abbiamo fatto con l’istituzione del codice rosa è stata quella di formare il personale medico e infermieristico del pronto soccorso e ostetrico e ginecologico attraverso appositi corsi alla clinica Mangiagalli di Milano – ha detto – Il lavoro del pronto soccorso è fondamentale. La donna viene accolta e, dopo essere stata messa a proprio agio, viene invitata a raccontare la sua storia”. Una storia che parte da una relazione affettiva intensa. Al punto che viene da chiedersi come sia possibile che, ad un certo punto di quella storia d’amore, si arrivi alla violenza.
“Nella nostra società – spiega la dottoressa – abbiamo ricevuto messaggi a ripetizione che alludevano all’amore come se fosse una sorta di prevaricazione. Quando in realtà l’amore è rispetto e uguaglianza. A volte arriviamo a porci delle domande quando sentiamo casi di donne picchiate e maltrattate e a darci delle risposte. La più frequente è quella che se si è arrivati ad un episodio di violenza è perché anche la donna avrà sbagliato”. E così la donna torna spesso al pronto soccorso, con lesioni magari non gravi, ma che la costringono a chiedere l’aiuto dei sanitari. Ed entra in un isolamento totale. “Si arriva all’assurdo che la donna comincia a sentirsi responsabile – continua il medico – come se quella violenza l’avesse, in qualche maniera, meritata”.
E’ un fatto di cultura, spiega la responsabile. Ultimamente sono nati i centri anti violenza, come quello sorto a Magenta. Anche gli operatori di Polizia locale e carabinieri, che a volte sono i primi a soccorrere la donna, sono stati formati. “Non è mai abbastanza – conclude la dottoressa Vergani – oggi più di ieri si parla del fenomeno in televisione e sui giornali ed è positivo. Bisogna lavorare ancora tanto e puntare sui giovani”.