Scrisse: “Noi siamo il passato di domani. Proprio adesso scivoliamo come le immagini dipinte sui quadranti di vecchi orologi: una nave, il sole, una casa, la luna… Il quadrante gira, la nave sale e sprofonda, il sole giallo tramonta, riappare la casa… E noi che eravamo tutta novità acquistiamo nuova virtù dall’essere scomparsi”.
Alla terra piemontese, che gli aveva dato i natali, il vecchio combattente volle ritornare per ricongiungersi alla sua Térésah nella nascosta tomba di Frassineto Po: due modesti colombari che quel Comune aveva concesso in luogo della cappella di famiglia che i coniugi Gray avevano donato per farne il Monumento ai Caduti di tutte le guerre da posizionare al centro del paese.
I suoi colleghi de Il Nazionale (il settimanale fondato dal Nostro nel 1949), in una edizione speciale nel trigesimo della scomparsa del suo fondatore e direttore, nell’ultimo numero di questo settimanale, scrissero: “Nessuno di noi fece caso al fatto che dal Quirinale non era partito il solito telegramma e che, per via di una certa pratica in corso da ventiquattro anni, un Comando militare aveva negato il plotone d’onore alla salma del Tenente-Colonnello Ezio Maria Gray, pluridecorato al Valor Militare, tre volte volontario di guerra, componente della Corte d’Onore del Nastro Azzurro”.
LA MEMORIA STORICA – Questo succedeva nel febbraio 1969, quasi cinquant’anni fa. Dimenticato il
politico da tutti, anche dai suoi che non l’avevano più ricandidato. Eppure, recentemente, è avvenuta la riscoperta dell’uomo ad opera di un giovane studioso, Valerio Zinetti, che attraverso l’associazione ‘Memento’ ha voluto render grazie al novarese che ha vissuto tutto il Novecento da persona onesta (il processo che gli fecero nel ’45 escluse qualsiasi reto di ‘sangue e oro’, attribuendogli solamente una ‘responsabilità politica’), animato da puro amor patrio. Anche il Comune di Turbigo ha voluto ‘fare memoria’ con la dedicazione di una Via centrale, in particolare per la donazione della sua libreria personale (2500 volumi) che fanno bella mostra di sé nella sala della Giunta municipale. Però, in un Paese in cui sono dedicate strade al Tito delle foibe, qualcuno ha pensato bene di contestare tale denominazione al Gray, arrivando addirittura a fare un’interrogazione parlamentare per sentirsi dire che Gray è stato anche un parlamentare repubblicano, ma probabilmente la deputata Cimbro (Pd) non lo sapeva.
Un uomo le cui qualità – con uno spessore culturale che non è dei deputati d’oggidì – vanno sicuramente al di là della sua appartenenza politica, un italiano che aveva il valore religioso di ideali come quello della Nazione (riscoperto oggi anche, da Matteo Renzi che parla del ‘partito della nazione nell’ambito della sinistra!) e ai quali ha dedicato tutta la sua vita.
Il libro di Valerio Zinetti (edizioni Ritter, Milano), sulla figura e l’opera di Ezio Maria Gray ha già registrato quattro presentazioni (Milano, Torino, Novara) e la prima edizione è in esaurimento. Anche qui contestazioni non sono mancate: la libreria Lazzarelli di Novara che si era detta disponibile ad ospitare la presentazione del libro, all’ultimo momento l’ha disdetta per paura di disordini. E un precedente libro, presentato da un altro studioso a ‘Interlinea Edizioni’ di Novara era stato ‘bocciato’ per 2:2 da coloro che dovevano dare l’ok alla pubblicazione.
FOTO Ezio Maria Gray a dx nella foto con la moglie Teresah al centro, mentre a sinistra compare Luigi Pirandello, premio Nobel per la Letteratura, legato da un sentimento di amicizia ai Nostri
Video Intervista a Valerio Zinetti: