Troppa burocrazia. E’ un sistema che non permette di snellire le procedure e anche le cose più semplici rischiano di diventare complicate. E’ la denuncia lanciata da un magentino affetto da una patologia particolare, l’apnea da sonno. Roberto Nosotti, classe 1946, è costretto a dormire la notte utilizzando un’apparecchiatura particolare, la Cpap, dotata di tubo e mascherina. “Solo grazie a questa apparecchiatura posso avere una vita regolare – ha detto – la Cpap garantisce una leggera ventilazione permettendomi di respirare liberamente durante il sonno”. Qual è il problema riscontrato da Nosotti con la Asl di Magenta? Tale apparecchio è dotato di mascherine al silicone che vanno cambiate ogni sei mesi. Quella che sta usando è scaduta nel mese di dicembre e, quindi, dovrebbe essere già stata cambiata. “Siamo a febbraio inoltrato e non ho ancora avuto la mascherina nuova – ha detto – utilizzando quella vecchia ci sono parecchi problemi. Il rumore aumenta, la mascherina sfiata e dormire diventa impossibile”.
Nonostante le numerose sollecitazioni la situazione per il magentino non si è ancora sbloccata. “Non posso rivolgermi altrove – continua – per forza di cose il mio punto di riferimento è l’ufficio protesi della Asl di Magenta. Teniamo presente che l’apparecchiatura ha un costo superiore alle 600 euro e anche le mascherine costano circa 150 euro l’una. Inoltre anche il tubo della Cpap andrebbe cambiato una volta l’anno”. Per Nosotti soltanto tale apparecchio è capace di contrastare l’apnea da sonno. Tramite la mascherina facciale viene fornito un flusso di aria compressa capace di garantire la pervietà delle vie aeree e una respirazione regolare. “E’ diventato uno strumento fondamentale che mi permette di continuare a vivere”, afferma. Ora Nosotti è preoccupato perché la procedura si è allungata e la sua salute potrebbe risentirne.
“La mia denuncia non va contro gli uffici della Asl di Magenta – conclude – dove ci sono persone che hanno fatto tutto quello che dovevano fare. E’ il sistema che va cambiato. Troppa burocrazia che danneggia noi pazienti. Le richieste passano da un ufficio all’altro e il risultato è questo. Per ottenere una mascherina passa del tempo con gravi rischi per chi la deve usare”.
LA RISPOSTA DELLA ASL:
“Ci sono state delle difficoltà nel cambio del sistema di organizzazione dei servizi sanitari e questo ha causato disagi nei cittadini”. A dirlo è il direttore della Asl del distretto di Magenta, dotto Giovanni Calloni, in merito al caso del magentino che segnala la mancata fornitura della mascherina in silicone necessaria per l’apparecchiatura Cpap. Strumento fondamentale per contrastare le apnee notturne. “Il nostro impegno – continua il dottor Calloni – è dir riportare il tutto nella normalità nel più breve tempo possibile”. Ammette, quindi, che le lungaggini ci sono state e vanno risolte immediatamente perché la salute dei cittadini deve venire prima di ogni cosa. “Siamo certi di poter risolvere la questione relativa al magentino nel giro di pochi giorni – conclude – e la stessa cosa deve valere per tutti coloro che, recentemente, hanno subito dei disagi”.