Quando la sfortuna comincia ad accanirsi non c’è verso di liberarsene. Guido di Cisliano lo conosciamo. Da alcuni giorni a questa parte è costretto a vivere all’addiaccio tra Magenta e Corbetta perché rimasto senza casa. Non ha lavoro, non ha nessuno che possa dargli una mano.
Se non l’opera meritoria dei volontari, in primis quello dell’iniziativa ‘Non di solo pane’ che aprono ogni sera il refettorio solidale di via Moncenisio a Magenta. Li si può sfamare, ma poi deve tornare a dormire sulla prima panchina che trova. Perché la sala d’aspetto della stazione di Magenta è chiusa e dormire sempre all’ospedale è impossibile.
Oggi l’ennesima batosta. “Mi hanno anche rubato la bicicletta – racconta – l’unico mezzo che avevo per spostarmi. L’avevo legata alla griglia dove si parcheggiano le biciclette alla stazione di Magenta. Ma sono riusciti a portarla via. Chiedo aiuto a chiunque. A questo punto non so più cosa fare. Se qualcuno può darmi una mano io sono qua”.