MAGENTA – Il Centro Studi J.F. Kennedy annuncia l’uscita del numero 72 dei Quaderni del Ticino. Un numero di 100 pagine interamente a colori, uno sforzo in più per rendere sempre più accattivante la rivista storica del Ticino.
Sfogliando la rivista troverete due articoli sulla situazione della ‘Novaceta’ e sul Processo in corso; il punto sulla questione Sanità nel nostro territorio dopo la Legge Regionale n. 31; cosa si pensa di fare dell’area Milano Expo 2015 ora che i padiglioni dell’Esposizione vengono smantellati; il punto sulle recenti ricerche messe in campo dal Centro Kennedy: “Ambiente e riordino dei Corpi tecnici territoriali” e la fotografia” scattata” nel 2014 sulla situazione urbanistica di Magenta. Quindi la Storia con due servizi dedicati alla SAFFA; il primo sulla rivoluzionaria produzione di mobili componibili e cucine in formica che furono negli anni Cinquanta all’avanguardia del nascente “Made in Italy”, il secondo sulla mostra organizzata nel 2015 dall’associazione magentina UrbanaMente sulla storia della fabbrica dal 1860 al 2002.
Ancora i nostri Navigli con il progetto di ricostruire l’Idrovia Locarno-Milano-Venezia-Trieste e l’invenzione delle conche nel Naviglio di Bereguardo.
In tema di beni del nostro territorio ecco due articoli che mostrano le facce opposte di una stessa medaglia: il Castello di Cusago condannato da anni a un inesorabile degrado e Villa Annoni di Cuggiono, esempio di un recupero intelligente e possibile. E poi tanti altri articoli su avvenimenti, manifestazioni, recensioni di libri, premiazioni.
Il numero 72 de i Quaderni del Ticino è in vendita a Magenta ( 6 € ) presso le librerie Il Segnalibro, via Roma 87; La Memoria del Mondo, Galleria dei Portici 5 e presso la sede del Centro Kennedy in vicolo Colombo 4.
Nel 2016 cade il cinquantesimo anniversario della nascita del Centro: “Ci siamo posti la domanda – ha commentato lo storico presidente Ambrogio Colombo –- se fosse giunto il momento di festeggiare una buona fine o se invece inaugurare una nuova stagione forti dei valori e delle esperienze maturate in questi anni. Abbiamo scelto la seconda opzione e stiamo lavorando per trasformare il Centro in un organismo più moderno e al passo con i tempi”.