Il gruppo di opposizione ‘Amiamo Robecco’ si scaglia ancora contro il sindaco Fortunata Barni. L’argomento, manco a dirlo, è sempre la tangenziale. Il nostro breve commento su quanto leggiamo è che a Robecco regna il caos totale sull’argomento. “Bella scoperta”, diranno i lettori. Ecco il loro comunicato:
“Gli esiti dell’incontro di martedì 23 febbraio al Ministero di Roma – scrivono– non sono stati buoni: mentre i tratti Vigevano Abbiategrasso e Magenta Pontenuovo sono stati approvati, e partiranno a breve, per Robecco si è rimandata la decisione di altri 45 giorni e c’è il rischio concreto che anche questa volta non se ne faccia nulla”. Continua il comunicato: “Rispetto al progetto Anas, ricevuto lo scorso anno, la nostra proposta (che ci pare ancora oggi la più sensata) era di accettare tale progetto e, attraverso un’alleanza operativa con Magenta e Abbiategrasso, cercare di ottenerne le migliorie necessarie allo scopo di ridurre l’impatto ambientale, nei tratti presso Castellazzo, in zona Tangola e allo svincolo con Magenta. L’amministrazione comunale ha poi costituito un gruppo di lavoro di tecnici volontari robecchesi, che è sostanzialmente giunto alle nostre medesime conclusioni. Ma il sindaco, che pure aveva fortemente voluto il contributo dei tecnici, non ha tenuto conto del loro parere, arroccandosi invece su costose e difficili ipotesi di modifica del tracciato chiedendo una galleria tra Robecco e Castellazzo e strizzando l’occhio ad un eventuale sottopasso del Naviglio a sud. A causa di queste richieste tecnicamente gravose e dai costi esorbitanti, e senza l’appoggio di comuni vicini, Robecco si è trovata isolata”.
La situazione attuale:
“Se fosse una gara ciclistica, saremmo allo sprint finale, Robecco è in svantaggio e sta correndo contro tutti gli altri attori, che nel frattempo hanno messo al sicuro il risultato. La politica inconcludente del sindaco ci sta portando paradossalmente proprio verso la soluzione vista in passato come la peggiore da tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale: un ponte a nord con la strada che passa tra Robecco e le altre frazioni: Casterno, Cascinazza e Carpenzago, che si troverebbero così isolate dal capoluogo”.
Le prospettive sono fosche:
“Mentre fino a poco tempo fa il sindaco Barni se la prendeva con il suo predecessore, adesso lo fa col Parco del Ticino e gli enti superiori. Insomma, è sempre colpa degli altri! A creare ulteriore confusione nella maggioranza targata PD, il fatto che nel dibattito si è inserito Tonetti, storico esponente dell’attuale maggioranza, che con argomentazioni fantasiose sembra dettare la linea politica della giunta, pur non ricoprendo attualmente incarichi istituzionali. Temiamo che, con simili atteggiamenti ballerini dell’amministrazione, anche questa volta non se ne faccia nulla o, peggio, si arrivi ad una situazione dannosa per il nostro paese. Ci pare che, l’intricata vicenda, oltre a creare un danno obiettivo e forse irreparabile per Robecco, faccia emergere una volta per tutte le contraddizioni che persistono fin dall’inizio all’interno della giunta Barni e della maggioranza che la sostiene”.