E’ stata rinviata a giudizio per truffa, dal giudice per l’udienza preliminare presso il tribunale di Milano, la responsabile dell’ufficio istruzione presso il comune di Marcallo con Casone. I fatti risalgono al 2014 quando il Comune si è accorto di un ammanco in denaro e ha presentato un esposto in Procura della Repubblica. Sono partite le indagini della Guardia di Finanza, insieme al responsabile anti corruzione del Comune, chiuse nel 2015.
L’impiegata, tra le proprie mansioni, aveva quella della gestione del sistema ‘e civis’ (un programma per la gestione delle anagrafiche, delle verifiche e controlli dei pagamenti di tutti i servizi scolastici effettuati dagli utenti solo tramite pos o ricariche web). Dalle indagini è emerso che la stessa, con artifizi e raggiri, avrebbe fatto apparire effettuati pagamenti in realtà non avvenuti. Tra questi anche quelli dei servizi scolastici dei propri figli, per un totale di 1.800 euro. Convinceva gli utenti a pagare in contanti (quando i pagamenti potevano avvenire solo tramite ricarica web) che lei tratteneva non riversandoli nelle casse comunali.
Operazioni che venivano giustificate nel sistema con la causale ‘ricarica manuale’ e ‘ricarica’, indicendo così in errore il comune di Marcallo con Casone. E procurando a sé stessa e agli utenti morosi (perché così risultavano, anche se la loro quota l’avevano versata) un ingiusto profitto quantificato in quasi 11mila euro.