Cambiano sistema i truffatori. Adesso si fingono agenti della Polizia locale e indossano una divisa simile a quelli dei veri vigili urbani. Questa mattina hanno preso di mira la casa di una donna a Corbetta e sono riusciti a rubarle oggetti preziosi per un valore non ancora quantificato. Oro, preziosi, ma anche gioielli che volevano dire tanto, soprattutto dal punto di vista affettivo prima ancora che economico. Erano in due, italiani, non indossavano il cappello. Avevano modi di fare gentili e professionali, come sempre.
Hanno chiesto alla signora di poter entrare in casa a fare un controllo sui termosifoni. Tutto questo per motivi di sicurezza. Anche la scusa per entrare è un particolare importante perché rappresenta, per certi versi, un’altra novità. Solitamente, infatti, i truffatori raccontano di essere incaricati dal Comune, piuttosto che dall’Enel. Una volta ottenuta la fiducia della signora, tra l’altro moglie di un ex carabiniere deceduto da poco, sono entrati e hanno fatto quello che hanno voluto. Mentre uno distraeva la signora, l’altro si è diretto in camera da letto. Ha preso la fodera di un cuscino e l’ha riempita con tutto quello che trovava di valore.
Quindi è bastato un cenno con il capo al complice e sono usciti dileguandosi e facendo perdere le tracce. Alla padrona di casa non è rimasto altro da fare che denunciare il fatto e sperare che si riesca ad identificare i responsabili. Un episodio che getta allarma perché nel magentino i truffatori sono sempre in allerta. Nel caso avvenuto oggi a Corbetta hanno colpito un’abitazione in piena mattinata, nemmeno tanto distante dalla caserma dei carabinieri. Militari che, tra l’altro, giovedì 17 a Magenta, presso il Centro Paolo VI, terranno un incontro, alle 16, con la popolazione anziana per metterla in guardia e consigliare i comportamenti da tenere nel caso in cui ci si imbatta in individui sospetti.