Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato del comitato ‘Robecco sicura’ in merito alla manifestazione di venerdì 18 marzo a favore della tangenziale:
A questo evento pubblico il Comitato Cittadino Robecco Sicura (sarà presente anche una delegazione del Comitato del SI di Abbiategrasso) partecipa convintamente, poiché da sempre sostenitore di una soluzione ad un problema che la comunità di Robecco non può più reggere. Questa partecipazione però è coincidente solamente per lo scopo condiviso di togliere quanto prima il traffico dall’abitato di Robecco S/N. Ciò significa quindi che, pur essendoci un confronto costruttivo, sono ben distinte le posizioni e le responsabilità tra Comitato Cittadino ed Amministrazione Comunale per le specifiche competenze in campo amministrativo e le conseguenze originate dagli atti e comportamenti, ai tavoli di confronto in calendario.
Allo stato, il Comune di Robecco sta mantenendo, ad oltranza, una posizione “intransigente” e senza alternative nelle trattative con le cariche istituzionali decisionali coinvolte, rilevabile anche dai toni del manifesto e volantini della manifestazione. L’unica opzione sul tavolo è quella dell’attraversamento tra Castellazzo e Robecco in interramento, già messa in forse per questioni di costi di realizzo. Esterniamo, senza se e senza ma, il rammarico che sulla vicenda la “politica” di ogni colore, salvo sporadiche comparse personali per convenienze di circostanza, si è defilata, scatenando una guerra tra “interessi di campanile”, inventandosi l’alibi dell’assurda pretesa di decidere esclusivamente con il consenso unanime dei Comuni interessati all’opera. Per la storia è giusto ricordare che sia Parco del Ticino che Città Metropolitana sono organismi “consultivi e non deliberativi” che continuano a creare perdite di tempo prezioso e spreco di denaro pubblico per le continue interferenze. Nell’iter formale istituzionale risultante dagli atti del CIPE, l’unico progetto accreditato e quello ANAS come da D.G. Regione Lombardia n. 09491 del 20.09.2009 (tracciato ad est di Castellazzo de Barzi) per altro riproposto dopo il primo incontro al Ministero a Roma. Purtroppo per i Robecchesi, la partita della scelta della tanto sospirata soluzione (tra Castellazzo e Robecco interrata) non è stata giocata, nei fatti, pur essendoci i margini e le opportunità, dalla precedente Amministrazione Comunale (salvo l’alibi delle Delibere Consiliari, imposte dalla situazione politica locale , purtroppo tardive rispetto ai tempi amministrativi imposti dal Ministero).
Detto progetto riproposto ultimamente da ANAS, per iniziativa dell’attuale Maggioranza Comunale, era stato affidato per una valutazione di utilità e di impatto ambientale al Gruppo di Lavoro Tecnico, appositamente costituito, che lo aveva rielaborato rendendolo ambientalmente più potabile, ipotizzando una soluzione ed annessa relazione, da cui si evinceva una riduzione significativa dei manufatti (cavalcavia e sovrappassi) con conseguente abbattimento di costi e garantendo anche il mantenimento di collegamenti con il reticolo stradale secondario esistente. Quest’ultima soluzione ( escludendo tassativamente per ragioni più volte motivate quella del Ponte a Nord) secondo l’opinione di questo Comitato, rappresenterebbe una valida alternativa ai continui rifiuti, poiché vincolerebbe, in quanto legato a progetto “definitivo” in Legge Obbiettivo, anche i Comuni “dissidenti.
Questo Comitato ritiene “estremamente rischioso”, sotto l’aspetto negoziale, non riservarsi tale opzione in quanto se saltasse il banco sarebbe un “fallimento” dell’attuale Amministrazione Comunale, con tutte le conseguenze del caso, soprattutto per l’impegno da questa assunto, di giungere, in ogni caso, ad una soluzione “accettabile” dell’annoso e grave problema per il bene superiore della comunità. L’ostinazione a senso unico potrebbe indurrebbe il cittadino comune a riconsiderare una remota e mai fugata ipotesi, che soltanto l’operato e l’onesta intellettuale delle parti presenti ai prossimi appuntamenti chiarirà definitivamente. Vale a dire, che venga scongiurato il pericolo che, il persistere nella rigidità di posizione dell’Amministrazione Comunale di Robecco non sia un atteggiamento voluto per provocare un rifiuto a ultimare l’opera realizzando “alla fine” il tanto sognato progetto dei NO TANG di far saltare la strada. Il Comitato e tutti i Robecchesi confidano nel “realistico senso di responsabilità” della nostra Amministrazione Comunale dalla quale si aspettano azioni conseguenti e coerenti con le aspettative dei Robecchesi.
Il Comitato Cittadino Robecco Sicura