Aumento degli iscritti e riduzione della retta. La scuola materna di Pontevecchio non solo conferma di non chiudere, ma segnala anche, per la prima volta, l’inversione del trend negativo che aveva fatto pensare al peggio negli anni scorsi. Questa la sintesi della partecipata assemblea pubblica di mercoledì 16 marzo svoltasi nella sala parrocchiale della piccola frazione di Magenta.
Numerose persone – segno che la presenza della scuola, che quest’anno compie 102 anni, sta a cuore a molti – hanno ascoltato l’intervento del presidente Bollasina e sono intervenuti con domande e proposte. Presenti anche don Giovanni Olgiati per la Comunità pastorale e Gianluca Casula dell’Associazione genitori di Pontenuovo, che negli anni scorsi ha scongiurato la chiusura della scuola primaria della seconda frazione di Magenta. «Pensavo di ricevere brutte notizie – ha affermato uscendo una mamma di una bimba iscritta – invece ora sono tranquilla. Lo dirò a due amiche che erano indecise temendo la chiusura».
In effetti, sia per la dimensione domestica ed il metodo originale, sia per i nuovi servizi attivati l’anno scorso, tra cui il pre e dopo scuola e la sezione primavera, molti genitori scelgono lo storico asilo Fornaroli di Pontevecchio per i propri figli e non se ne pentono. «Stiamo lavorando su più fronti – dice Bollasina – per l’obiettivo principale: ridurre la retta. La scuola ha investito tanto in questo progetto e ha ricevuto una bella risposta da molti volontari e dal Comune, che ha stanziato un primo contributo straordinario, promettendo di trovare altre risorse per un secondo contributo per l’asilo nella frazione. La scuola non può fare differenze tra le rette delle due sedi. Ciononostante, avendo avuto una donazione anonima destinata proprio a questa sede, proponiamo 300 euro di sconto per i nuovi iscritti. E assicuriamo che ogni nuova donazione o contributo dal Comune si trasformerebbe totalmente in sconto per le famiglie».
Già ieri mattina, complice l’uscita della lista d’attesa per le materne statali (71 bambini, ndr), il telefono della segreteria è stato rovente. E infine un piccolo aiuto arriva anche dal governo: da quest’anno le spese per la materna privata sono detraibili dal reddito. (comunicato ricevuto)